«La Santa Pasqua insegna la fiducia»

Il messaggio di monsignor Franco Agnesi: «Cogliamo l’occasione per riflettere sulla vita. Ricordando che la morte non ha l’ultima parola»

– Una Pasqua di fiducia. È questo l’augurio del vescovo, monsignor per la Zona Pastorale di Varese.«La Pasqua arriva sempre un po’ a sorpresa rispetto al Natale: il contesto, il clima e gli stessi simboli che troviamo nella città e nella vita di tutti i giorni non ci richiamano a questa festività – spiega il vicario episcopale – Forse è più difficile fermarsi a riflettere sulla Pasqua che ci ricorda quanto la vita ci sia stata data come un

dono dal Signore che attraversa la morte. Le domande sul mistero di morte e risurrezione ci sembrano più ardue, ma se ci pensiamo bene è un’esperienza che in qualche modo viviamo anche noi. Quante volte “risorgiamo” da un momento di dolore e di mortificazione? Capita di fronte a sciagure e dolore. Quanta generosità e coraggio emergono in tali circostanze? La Pasqua ci fa riflettere su questo, sul senso della vita e della morte che non ha l’ultima parola».

E in questo contesto prende un’importante rilevanza il tema della fiducia. «Noi viviamo di fiducia. Ce lo ricorda anche il recente dramma del disastro aereo in Francia – riflette ancora Agnesi – Tutti i giorni ci affidiamo a qualcuno: di chi ci dà il caffè, aggiusta la macchina o giuda il treno. Di fronte a questo ci spaventa quando la fiducia è malposta e tuttavia vanno sempre ricercati motivi di fiducia. La Pasqua ci annuncia che a Gesù, così affidabile nella sue parole e nei suoi gesti, nel suo essere e nel suo morire, possiamo affidare tutto di noi, la gioia, il dolore, anche la morte».
La diocesi e tutte le sue sette zone pastorali si apprestano a vivere l’ultima parte dell’anno pastorale con grande fermento:«Hanno vissuto il tempo di quaresima con tanta creatività – ammette monsignore – nella ricerca di vivere i tradizionali momenti tramite la preghiera e gesti concreti di carità».
Da poco si è formata una nuova comunità pastorale dedicata ai santi Gottardo e Giovanni Paolo II nella zona nord di Varese e si prepara per i prossimi mesi l’inizio di quella tra Biumo Inferiore, Biumo Superiore, Valle olona e San Fermo sempre a Varese e a Gallarate quella tra Arnate e Madonna in campagna, e ad Appiano Gentile – in provincia di Como, ma nella zona pastorale di Varese – si creerà quella di Appiano, Veniano e Oltrona.
Con le nuove comunità arrivano anche nuove leve. Si rallegra Agnesi: «Avremo la gioia dell’ordinazione sacerdotale di quattro diaconi che sono in servizio nella pastorale a Varese, Luino, Casciago e Cassano Magnago».

Monsignor Donnini, invece, lascerà la carica di decano di Varese. «A lui va un ringraziamento anticipato – spiega monsignor Agnesi – Pur sapendo che resterà nel clero di Varese, avremo occasione di ricordare il servizio del suo ministero e la generosità, soprattutto di quest’ultimo anno nel quale ha affrontato questioni delicate e difficili, per le quali è stata chiesta tanta fatica, ma l’ha vissuta con signorilità e libertà di cuore».
Presto ci sarà anche il rinnovo dei consigli pastorali e degli affari economici. Monsignor Agnesi ha partecipato agli incontri di verifica in qualche decanato e quel che ne traspare è «un laicato coinvolto e responsabile, capace di reggere le fatiche che possono nascere». Per quanto riguarda i consigli degli affari economici, invece, «abbiamo tantissimi laici volontari, professionisti competenti, che guardano al bene della Chiesa, delle sue strutture e alle scelte che dobbiamo sempre più fare – prosegue Agnesi – La loro disponibilità è una grande risorsa».
Infine monsignor Agnesi ci tiene a fare un ringraziamento «al quotidiano La Provincia di Varese per l’attenzione che l’editore e i giornalisti pongono nei confronti delle chiesa varesina e della diocesi di Milano». Perché «fa bene anche a noi essere guardati dall’esterno con interesse e occhio critico».