La scorciatoia dei frontalieri è una strada che fa spavento

VARESE Quando al degrado si unisce il buio, la strada non è solo indecorosa, diventa pericolosa. Parliamo della disgraziatissima via Fiuli, strada stretta, trafficatissima e da tempo in stato di abbandono che collega due arterie fondamentali della viabilità cittadina, viale Belforte e via Peschiera. Una strada molto usata come scorciatoia soprattutto dai frontalieri che devono raggiungere il Gaggiolo.

Il manto stradale ormai in un vero e proprio percorso di guerra. L’assenza totale di manutenzione degli ultimi anni ha permesso alle buche che costellano i tornanti della strada, di diventare sempre più profonde. In più il cantiere che ha lavorato per portare anche qui la fibra ottica per al connessione veloce a internet, di fatto ha ridotto ulteriormente la carreggiata già strettissima. «La ditta che ha eseguito i lavori di scavo bordo strada doveva poi ripristinare il tutto, ma lo ha fatto in modo indegno tanto che la copertura in poche ore si è trasformata in un fosso», racconta il consigliere comunale Luca Conte (Pd) che su questo argomento ha presentato un’interrogazione all’amministrazione chiedendo un intervento risolutivo e tempestivo.

Sì perché il Comune ha già chiesto più volte alla ditta di rifare il lavoro. «L’ultimo intervento è di poche settimane fa, prima dell’ultima nevicata e siamo già punto e a capo, con la copertura nuova sbriciolata in più punti – spiega Conte – la verità è che le toppe non reggono più su un manto stradale così malconcio e che aspetta solo di

essere rifatto». La situazione in effetti diventa tragica a valle, vicino al ponticello seicentesco sull’Olona di cui ormai emerge persino il selciato originale (e in prossimità del quale continuano gli scarichi abusivi nel fiume): qui una perdita d’acqua segnalata più volte durante la bella stagione, ha continuato a riversare acqua sulla strada per tutto l’inverno creando insidiose lastre di ghiaccio che hanno dilaniato l’asfalto.

E sembra un’odissea senza fine anche la storia del palo travolto dalla caduta di un albero durante la prima nevicata di dicembre. Un episodio che da un lato ha messo in luce la cattiva manutenzione della boscaglia che delimita la strada sui lati, dall’altra ha sottolineato l’inefficienza della macchina amministrativa. I primi ad intervenire infatti furono i pompieri, che semplicemente chiusero la strada per mezza giornata, il tempo di spostare sul ciglio della strada tronchi e palo della luce che ne ostruivano il passaggio. Ci sono poi voluti tre mesi perché almeno il grosso della pianta e il palo fossero rimossi, ma ad oggi nessuno si è preoccupato di ripristinare il collegamento elettrico, e la strada è rimasta pure al buio. Un problema per la sicurezza degli automobilisti e una situazione comoda per chi scambia via Friuli per una discarica.

b.melazzini

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