Si chiama Francesco Zecchini, è abbonato in curva Nord, ha 17 anni e ci ha inviato questo appello ai tifosi del Varese che merita una pagina. Perché c’è dentro tutta la capacità che ha la bandiera biancorossa di trasmettere il suo cuore anche a un ragazzo così giovane. E che lui trasmette a noi.
Manca un giorno alla sfida di La Spezia e, come i nostri ragazzi corrono e sudano sul campo di Masnago, anche noi tifosi abbiamo una partita da vincere. Per il nostro amore: il Varese.
Dal 22 dicembre infatti è stata aperta la campagna abbonamenti del girone di ritorno. Verrebbe da girare casa per casa in Varese e provincia per chiedere chi ha mai fatto un pensierino ad accettare questa sfida. La risposta, visti i numeri sino ad ora, è: quasi nessuno.
Ma un ruolo da protagonista nel lanciare questa iniziativa è nostro, cari tifosi. Perché non provare a coinvolgere amici e parenti? Se ognuno di noi convincesse almeno una persona il gioco sarebbe fatto (e il numero di abbonati raddoppierebbe).
Ma è adesso che si giunge alla fatidica domanda. Perché nuovi tifosi dovrebbero venire a vedere una delle ultime della classe della serie B? Lasciando stare il discorso prezzi (veramente bassi), abbiamo provato a dare 10 motivazioni per venire a supportare i nostri ragazzi.
Per il nonno che abbiamo in comune tutti, solo per essere varesini: Peo Maroso. Perché è due anni e mezzo che guarda giù facendo spirare sull’erbetta di Masnago un vento particolare; un vento che fa aleggiare nei cuori uno spirito da lavoratore di fabbrica, da combattente, da varesino. Provate e capirete.
Per il presidente Nicola Laurenza, per Giuseppe D’Aniello e per tutti quelli che hanno contribuito a salvare il Varese già il 15 luglio; facciamogli capire che crediamo che i miracoli possono ripetersi.
Per Spartaco Landini, guerriero di nome e di fatto. Perché possiamo stargli vicini senza il bisogno di andarlo a trovare. Basta frequentare casa sua, il Franco Ossola.
Per i signori “Nessuno” Bettinelli, La Gorga, Luoni, Capezzi e Miracoli e per i loro compagni. Così capiranno che altri gladiatori si aggiungono per lottare al loro fianco nell’arena della serie B.
Per Neto Pereira e non per “il nostro Pelè” o “il nostro cr7”. Perché questo fenomeno merita di essere applaudito in eterno.
Per gli attuali abbonati e le loro bandiere biancorosse. Venite allo stadio e capirete perché il rosso simboleggia il sangue che siamo disposti a versare e il bianco l’onore e la purezza della nostra maglia.
Per gli “occasionali”, per Merchiori, per chi ci vuole morto. Mostriamo quanto siamo vivi.
Per il Sacro Monte che ci custodisce dall’alto. Perché simboleggia la nostra meta, il cielo, l’Olimpo che dobbiamo raggiungere.
Per non essere uno dei 9.000 di Varese-Sampdoria ma il primo tifoso di Varese-Latina.
Per salvarsi insieme.