Pizzette, lasagne cucinate in casa, dolci donati dai cittadini e una rete di giovani pronti a muoversi tra le vie della città e i binari della ferrovia. La sera di Natale a Busto Arsizio ha preso ancora una volta la forma concreta della solidarietà con la “cena degli avanzi”, l’iniziativa che da undici anni vede i ragazzi del progetto Diamoci Una Mano impegnati a distribuire cibo, ascolto e vicinanza a chi vive situazioni di difficoltà.
«Ci siamo fatti un regalo bellissimo, scegliendo di vivere la vera essenza del Natale», racconta Matteo Vago, che insieme a Vito Russo ha coordinato i volontari. Un gruppo eterogeneo, composto anche da giovani che oggi vivono o lavorano all’estero, ma che hanno deciso di tornare in città per partecipare a questa esperienza di condivisione.
Il cuore operativo dell’iniziativa è stato l’oratorio di San Luigi, dove le donazioni raccolte hanno seguito due percorsi distinti. Da una parte il cibo a lunga conservazione – pasta, scatolame, panettoni – è stato suddiviso in scatoloni destinati alle famiglie segnalate dagli enti caritativi del territorio. Dall’altra, i piatti già cucinati sono stati scaldati e serviti nella nuova mensa accanto alla stazione ferroviaria di Busto Arsizio.
Qui gli ospiti hanno trovato un ambiente caldo e accogliente e un menù completo, con patatine, lasagne, pollo, insalata di uova e dolci di pasticceria. Una cena semplice ma dignitosa, pensata per offrire non solo nutrimento, ma anche un momento di serenità.
«È stata una distribuzione speciale – prosegue Vago – perché oltre al cibo abbiamo portato sorrisi e felicità, ricevendo in cambio grande riconoscenza». La serata è stata segnata anche da piccoli gesti simbolici: due volontari hanno ricevuto dei bicchieri di coca-cola durante una consegna, mentre un venditore di rose ha regalato un fiore a una ragazza del gruppo al termine del servizio in stazione. Episodi che i promotori descrivono come “lettere” capaci, messe insieme, di formare un messaggio di speranza e umanità.
Grande attenzione è stata riservata anche a evitare sprechi. Il cibo cucinato in eccedenza è stato consegnato ai Frati di Busto Arsizio, nel rispetto della catena del freddo, per essere redistribuito il 26 dicembre presso la mensa della stazione. I prodotti non deperibili sono stati invece affidati a Caritas, San Vincenzo di Sacconago e ad altri enti benefici locali.
Il ringraziamento finale dei volontari è andato a tutti i cittadini che hanno contribuito con le loro donazioni, a don Claudio di Sacconago e a don Matteo dell’oratorio San Luigi, per aver reso possibile «un Natale vissuto come un giorno di vera felicità, per tutti».













