La stazione si ribellae chiama il Gabibbo

BUSTO ARSIZIO Il popolo della stazione centrale alza il tiro. Stanco di un declino che ha conosciuto solo una breve interruzione l’anno scorso coi Mondiali, chiede l’"intercessione" del Gabibbo. Ma è pronto anche a unire le forze in un movimento vero e proprio, che dia una scossa contro la paralisi.

Stanco e deluso si dichiara Ivan Forestieri, in prima linea tra coloro che in questi mesi si sono sforzati di dare un volto diverso allo scalo di piazza Volontari della libertà: edicola, bar, anche cittadini che con le loro segnalazioni hanno contribuito a tener viva l’attenzione sul problema.
Ma senza le istituzioni si rischia di scivolare indietro: un po’ come metaforicamente accadeva ieri con la neve che trionfava a lungo nel piazzale, anche se questo è un punto di elevato passaggio. L’hanno "sfrattata" alla fine gli operatori ecologici, spiegano alla stazione. Una desolazione invernale, che però non viene cancellata una volta raggiungo l’interno, anzi.
«I bagni restano chiusi, la gente sta male e neanche ci può andare» sospirano nello scalo. Le macchine dei biglietti in gran parte ko, e meno male che c’è l’edicola in cui ci si può rifornire. Scena classica all’Epifania, biglietteria chiusa: un anziano che voleva fare il biglietto per Palermo, ha potuto acquistare quello per Milano sempre in edicola, per poi dover fare là la seconda tratta.

Ora, lo stesso giorno la biglietteria di Varese funzionava regolarmente. Che scoperta, quello è il capoluogo, si potrà rispondere. Però, per una città che ama ripetere «Siamo i leader dell’area vasta», un’inversione di rotta all’ombra dei binari non sarebbe male.Aspettando che qualcuno batta un colpo, ci si sta organizzando. La lettera al Gabibbo pare abbia già sortito effetti, autori e pupazzo rosso sarebbero del resto già al corrente dei mali

della stazione Fs di Busto. Poi, si fa largo questa idea di lanciare un movimento ad hoc, che coordini le varie forze. Oggi si danno da fare i commercianti appunto o l’associazione dei Santi Apostoli «Noi»: un coordinamento potrebbe imprimere una svolta.Intanto, c’è qualcuno per cui la stazione centrale è meravigliosa: i barboni che in questo periodo gelido si vedono a ogni ora del giorno e della notte.Ma. Lu.

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