Quando la tecnologia aiuta gli animali. Un esempio illuminante arriva con la storia di Beauty, un “Bald Eagle“, aquila dalla testa bianca, simbolo degli Stati Uniti. Beauty era stata colpita da un colpo di fucile nel 2005 che le aveva distrutto il becco.
Per fortuna l’aquola era stata recuperata ferita e portata all’associazione Birds of Prey Northwest’s dove l’hanno curata. Il problema, intuibile, era che senza il becco Beauty non riusciva più ad alimentarsi spontaneamente e con grandi difficoltà riusciva a bere. In queste condizioni non avrebbe avuto lunga vita.
Ma all’improvviso è nata l’idea di poter ricostruire il becco di Beaty e consentirle di cibarsi di nuovo. Una sfida alla natura e con la natura, raccolta dall Kinetic Engineering Group (KEG) il quale è riuscito a ricostruire un becco in polimeri, tramite modeling tridimensionali. Un lavoro durato anni e al quale hanno partecipato ingegneri, veterinari e naturalisti. Ma alla fine il becco artificiale ha ridato l’aspetto fiero originario. Il problema è che il nuovo becco non è resistente come l’originale e per questo motivo Beauty dovrà vivere in cattività.
Però visto il risultato già straordinario ottenuto ora, non è escluso che la tecnologia non consenta un giorno a Beauty di poter tornare definitivamente libera
u.montin
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