Condivido lo sfogo di alcuni lettori circa la scarsa qualità della programmazione televisiva estiva – non che il resto dell’anno si voli più alto… Quello che non condivido è il tono da tragedia greca: la televisione vi ammorba? Spegnetela. E poi che faccio? (Leggete!) Ma non ho tempo! (Se lo trovate per guardarla e poi lamentarvene, ne avete in abbondanza da sprecare.) E poi leggere costa! (Esistono le biblioteche e l’usato, oltre a parenti-amici-conoscenti che magari possiedono libri che non leggono più o non hanno mai neppure aperto.) Insomma, questa manifestazione italica di dipendenza/odio verso il tubo catodico senza il minimo impegno per trovare alternative è esemplificativa del perché non riusciamo ad uscire da questa generale situazione stagnante.
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