La Varese che eravamo. Sugli schermi del Miv

Mercoledì proiezione di tre film presso la sala Urano del Multisala Impero di via Bernascone

– Sullo schermo del Miv scorre la Varese di ieri. Mercoledì 6 luglio la sala Urano del Multisala Impero di via Bernascone proietterà tre brevi film, che raccontano una Città Giardino all’avanguardia, pronta a ricevere turisti italiani e non, palazzi d’epoca e i rapidi cambiamenti degli anni del boom economico.
«L’occasione è una sorta di spin off della mostra “Imago Varese”, tenutasi al Camponovo del Sacro Monte fino al 21 giugno» spiega , dell’associazione Beautiful Varese international Association,

nonchè curatrice della mostra che introdurrà la proiezione delle 16.45, seguita dalla replica alle 18.
«Miv è stato sponsor tecnico dell’esposizione e ricambiamo la disponibilità proponendo un doppio spettacolo gratuito in centro città nella settimana in cui si concludono molte delle iniziative per i 200 anni di Varese città. È un’occasione più unica che rara godere di una visione tanto preziosa».
Della trentina di filmati in mostra «abbiamo scelto i tre più apprezzati di proprietà del Centro Audiovisivi della Provincia di Varese: due sono d’epoca e uno è più recente. Sono reperti straordinari che in pochissimi fortunati avevano visto, anche perché solitamente sono esclusi dal prestito ordinario. Anche gli appassionati con grandi conoscenze di fonti storiche sono rimasti di stucco».
“Varese città giardino” è un documentario per turisti, «anche stranieri con didascalie in inglese, sottolineate dal “lettering” liberty. In bianco e nero, dura circa venti minuti, era inteso a rappresentare, in piena epoca fascista, quanto di meglio questa provincia potesse offrire e quanto fosse avanzata soprattutto nel campo del trasporto: dall’autostrada ai treni, dal tramvai alla funicolare, passando per il trasporto via acqua».
Il film, donato dall’Università Popolare di Varese alla Provincia, «è stato restaurato dal professor Achille Berbenni del Centro di Cinematografia Scientifica Politecnico di Milano, con la collaborazione di Giovanni Ghezzi e il coordinamento e la supervisione di Luciano Rossi, direttore del Centro Audiovisivi della Provincia di Varese».
Con “C’era una volta a Varese” facciamo un salto in avanti agli anni ’90.
«In 12 minuti, il professor Enrico Grancini ripropone immagini filmate negli anni ’50 commentandole una quarantina d’anni dopo. Testimoniava un cambiamento radicale: dal tramvai bianco al verdeggiante arredo urbano».
“Varese provincia e liberty” del 1999, realizzato dallo Studio Paolo Zanzi e prodotto dal Centro Audiovisivi della Provincia di Varese, «in dieci raccoglie il significato sociale, architettonico e culturale dell’esplosione del movimento Liberty a Varese che ci connetteva con le altre realtà europee».
Carla lancia un accorato appello: «oggi il denaro da investire in ambito culturale è poco, ma molti filmati avrebbero bisogno restauri. Ci vorrebbe che qualcuno, amorevolmente, se ne prendesse cura dando impulso a un lavoro di conservazione per le generazioni future».