BUSTO ARSIZIO Lutto nel mondo della pallavolo: la nostra Unendo Yama ne è toccata da vicino. A morire all’1 e 30 della notte tra lunedì e martedì, infatti, è stata Giulia Albini, seconda palleggiatrice in forza alla Futura nella stagione 2005/06, in serie A2.Trent’anni compiuti a marzo, la giocatrice natia di Arizzano in provincia di Verbania ha terminato l’esistenza in Turchia, a Istanbul. Complesso ricostruire gli ultimi movimenti della ragazza, appare probabile sia giunta in Turchia sabato scorso.Il corpo, senza vita, è stato ritrovato da un pescatore alle prime luci dell’alba: il giornalista locale Selkuva Manav ne ha dato notizia al presidente dell’Ornavasso Volley, Gian Luca Morelli, il quale ha avvisato la famiglia. Giulia ha disputato la scorsa stagione nel sodalizio del Verbano Cusio Ossola, con cui ha vinto il campionato di B1 ottenendo la promozione in serie A2.Il presidente Michele Forte racconta la Giulia Albini da lui conosciuta: «Sul momento hai sempre belle parole da dire, lei le meritava davvero. Credetemi, non è la classica dichiarazione figlia di questi eventi. L’ho sempre apprezzata come una persona solare, ritengo questo gesto incomprensibile: quando l’abbiamo saputo, io e mie moglie Nadia siamo rimasto basiti. Non ci capacitiamo».Prosegue: «Ricordo una ragazza di spirito, di spogliatoio e di gruppo: ha fatto un anno da noi come seconda di Katja Luraschi, dando il suo contributo ogniqualvolta è stato necessario. Una stagione significativa, l’ultima come DiMeglio prima dell’arrivo della Yamamay, coincisa con la serie di finale persa con Altamura» In gara2, in viale
Gabardi si diedero appuntamento oltre tremila tifosi: annuario alla mano 3.170, ai tempi fecero scalpore.Sempre Michele Forte: «Anno importante che ci ha legato a Giulia, da allora rimasta vicina alla Futura». Giorni nostri: «Ci siamo sentiti l’ultima volta due settimane fa, condividevamo la professione. Già, faceva la fisioterapista e lavorava in Svizzera. Anche lì sempre con il sorriso, fatico a razionalizzare il gesto. E’ stato un piacere poterla avere a fianco».Giorgio Ferrario è l’addetto stampa dal dì della nascita della Futura: «Sono rimasto senza parole, di per sé un atto che non si può sentire. Appunto perché la conoscevo, di tutto mi sarei aspettato piuttosto che una cosa del genere. L’ho sempre vista come una persona che resta, una di quelle che non abbandonano il cuore della società. Di giocatrici ne passano, di ragazze che rimangono dentro per umiltà non ce ne sono così tante. Giuro, credetemi, l’avrei detto anche se mi aveste chiamato una settimana fa chiedendomi di lei».Spalla a spalla: «Spesso, spessissimo veniva al palazzetto a seguire le nostre partite. Altrettanto spesso seduta di fianco a me in zona stampa: mi chiamava per il biglietto, finiva che il “ciao grazie” diventava Yama seguita assieme. C’era anche alle gare scudetto, ha sofferto e gioito per le vittorie con tutti noi».Tempus fugit: «La sua stagione da giocatrice la ricordo con piacere, per il gruppo che si era creato e per i risultati sportivi. Giulia sapeva fare squadra e spogliatoio, con semplicità e serenità. Pure di recente sembrava serena, sembrava».
s.bartolini
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