BRINZIO – Non hanno esitato nemmeno davanti al dolore di una famiglia. A Brinzio, piccolo paese ai piedi della Valganna, i ladri sono entrati in azione nel tardo pomeriggio di giovedì, approfittando del momento più intimo e delicato: nella casa di via Dante il feretro di un familiare era appena stato composto al piano terra, dove parenti e conoscenti stavano rendendo l’ultimo saluto.
Mentre al piano inferiore si piangeva il defunto, sconosciuti sono saliti silenziosamente al piano superiore, hanno forzato mobili, aperto cassetti e rovistato nelle stanze. È successo attorno alle 18, in pieno giorno — o quasi, complice l’ora solare appena entrata in vigore.
Un gesto che ha lasciato senza parole la comunità, non solo per la brutalità della circostanza, ma anche perché quasi contemporaneamente sono stati segnalati altri due furti in zona, sempre nell’arco di pochi minuti.
“Una cosa mai vista — spiega il sindaco Domenico Mimmo Piccinelli — la gente è spaventata e sconvolta. In molti sono sotto shock per quanto accaduto”. L’ondata criminale, sottolinea il primo cittadino, va avanti da settimane: “Nell’ultimo mese ci sono stati numerosi colpi, spesso in pieno giorno e con i residenti in casa. In un caso un ladro ha cercato di sfondare un lucernario mentre l’inquilino era all’interno”.
Giovedì sera sono intervenute le pattuglie dei Carabinieri per i rilievi e la raccolta delle denunce. In un episodio, racconta il sindaco, “due sorelle hanno chiesto ai militari di fermarsi per la notte, tanta era la paura”.
Brinzio, un paese abituato alla tranquillità, si risveglia quindi con una ferita profonda e con una domanda amara: dove può arrivare ormai l’audacia della criminalità? E quanto si può essere fragili, perfino nel momento del dolore più sacro?



 
						











