L’afa fa sorridere solo i fruttivendoli

Il caldo africano fa impennare la vendita di frutta e verdura: più 30%. E i condizionatori vanno a ruba.Termometri bollenti: ieri a Varese 35,3 gradi, a Busto 37,2. Al record del 1983 manca solo un grado

Il caldo sembra non volerci abbandonare più. Anzi, pare proprio che abbia deciso di metterci a durissima prova. E ora coloro che sono costretti sul posto di lavoro o a rimanere in città, non ne possono più. Anche ieri le colonnine di mercurio in città e in provincia sono schizzate all’insù, facendo registrare un picco di 35,3 gradi alla Schiranna (umidità al 59 per cento) e 37,2 gradi a Busto Arsizio.

Non abbiamo raggiunto nuovamente, al sud della provincia, i 37,9 gradi registrati il 7 luglio proprio a Busto ma davvero poco ci manca. Anzi, se saranno confermate le previsioni che vedono tra domani e sabato i giorni più torridi di questa nuova ondata di caldo africano, rischiamo veramente di battere ogni record storico. La massima entrata negli annali registrata nel capoluogo, infatti, è di 36,5 gradi nel 1983. Un valore dietro l’angolo, insomma.

In giornate torride e invivibili, anche il fisico per forza di cose ne risente. E così per scacciare l’inappetenza si cerca refrigerio in cibi come frutta, gelato e granite. Il caldo che fa soffrire le persone ha favorito la maturazione con un aumento della concentrazione zuccherina della frutta che è di conseguenza più gustosa. La Coldiretti fa sapere come, nel giro di pochi giorni, le abitudini alimentari dei varesini siano cambiate drasticamente e come il consumo di frutta e gelati, ma anche dei prosciutti classicamente abbinati al melone nella preparazione di uno dei piatti estivi più amati, abbia subito un vero e proprio boom. Stando ai primi dati raccolti da Coldiretti, nel mese di luglio si è registrato un incremento pari a circa il 30% della vendita della frutta e della verdura. Altrettanto valide come aiuto nell’affrontare l’estate e la conseguente perdita di liquidi con la sudorazione. Se ciò non bastasse, è anche da non sottovalutare il fatto che la giusta idratazione fornita da questi alimenti aiuta ad ottenere un’abbronzatura sana e duratura.

Dal fruttivendolo del centro città, a quello di periferia, passando per i rivenditori di Campagna Amica, la percezione è comune: «Il caldo ha favorito un aumento delle vendite di frutta e verdura di stagione: i varesini sembrano seguire i consigli che da tempo Asl e Ministero della Salute danno con l’arrivo dell’emergenza caldo». I fruttivendoli più onesti consigliano ai propri clienti di privilegiare acquisti limitati e ripetuti nel tempo per evitare che la frutta maturi eccessivamente e debba poi essere cestinata. «Stiamo vendendo tantissime carote – spiegano dall’ortofrutta Lancini di corso Matteotti – insalate, cicoria, lattughe, fragole, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, pesche e cocomeri». Richieste più esotiche, invece, sono quelle sottoposte a Eugenio Dall’Ova, storico fruttivendolo di viale Milano. «Quest’anno diversi clienti mi stanno anche chiedendo la melagrana, il frutto dalle mille virtù perché pare che oltre a prevenire l’invecchiamento faccia bene al cuore, per fare le spremute». Ma i varesini non solo cercano di difendersi dal caldo attraverso una sana alimentazione, in molti nei giorni scorsi si sono riversati nei centri commerciali e nei punti vendita specializzati per acquistare condizionatori e ventilatori, tanto che le scorte di Pinguino, della nota marca De Longhi, sembrano essere temporaneamente esaurite in tutta la provincia.