Il fiore di loto, simbolo di purezza e armonia nelle culture orientali e musa ispiratrice di Monet, al Lago di Varese rappresenta invece un problema. La Nelumbo nucifera, insieme alla cosiddetta “peste d’acqua” (Elodea nuttallii), è infatti al centro di un intervento di contenimento promosso dalla Provincia nell’ambito del progetto di riqualificazione delle sponde.
Le due specie, considerate infestanti, rischiano di compromettere la biodiversità del lago, soprattutto nelle aree attorno all’Isolino Virginia. Per questo è stata prevista una sperimentazione che durerà circa dieci giorni: non per eliminare del tutto le piante, da tempo parte dello specchio lacustre, ma per ridurne la diffusione e favorire il “ringiovanimento” del canneto attraverso la messa a dimora di nuove specie acquatiche.
L’operazione, del valore di oltre 82mila euro, rientra in un piano più ampio da 568mila euro finanziato da Regione Lombardia, finalizzato alla tutela e al risanamento delle acque lacustri in tutto il territorio regionale.