Lago Maggiore, il turismo fa cresce le esportazioni sui mercati internazionali

Pietro Luca Colombo (Coldiretti Varese): "Il legame tra accoglienza, enogastronomia e export è un’importante e strategica chiave di sviluppo"

Il Lago Maggiore si conferma una delle mete turistiche più apprezzate a livello internazionale e inizia ad attrarre anche il turismo americano, tradizionalmente orientato verso il vicino lago di Como: è crescente, infatti, l’interesse dei visitatori attratti non solo dalle bellezze paesaggistiche, ma anche dall’eccellenza enogastronomica del territorio. Un successo che si riflette nelle performance dell’export agroalimentare italiano, in particolare verso mercati strategici come gli Stati Uniti.

Nei primi due mesi del 2025, le esportazioni di cibo Made in Italy verso gli USA sono cresciute dell’11% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024, come evidenziato da un’analisi Coldiretti su dati Istat. “Questi numeri dimostrano che il lavoro di promozione del nostro agroalimentare sta dando frutti, nonostante le tensioni commerciali legate ai dazi”, commenta Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese. “Il turismo sul Lago Maggiore, con il suo indotto enogastronomico, può essere un trampolino di lancio per far conoscere sempre più il vero Made in Italy nel mondo”.

Il crescente interesse dei turisti stranieri per il territorio lacustre rappresenta un’opportunità unica per valorizzare i prodotti locali, dal vino ai formaggi, fino alle conserve di qualità. “I visitatori che scelgono il nostro territorio – spiega Colombo – spesso cercano autenticità e tradizione. È fondamentale che questa esperienza si traduca in una domanda di prodotti italiani anche una volta tornati a casa”.

Nonostante i segnali positivi, permangono alcune criticità legate alle politiche commerciali statunitensi. “L’annuncio di dazi ha creato un clima di incertezza, soprattutto per il vino, settore in cui si registrano performance contrastanti”, sottolinea Colombo. “Tuttavia, prodotti come il Grana Padano mostrano un +11% nelle esportazioni verso gli USA, confermando la forza del nostro brand”.

Coldiretti Varese rinnova anche le proprie preoccupazioni circa il fenomeno del falso Made in Italy, che negli USA raggiunge un valore di oltre 40 miliardi di dollari. “La conferma dei dazi potrebbe favorire le imitazioni, danneggiando le aziende italiane. Per questo è essenziale difendere la nostra identità agroalimentare, a partire dai territori come il Varesotto, dove qualità e autenticità sono parte integrante dell’offerta turistica”.

“L’Italia deve continuare a investire nella promozione del suo patrimonio enogastronomico, sfruttando anche il turismo come vetrina internazionale”, conclude Colombo. “Il Lago Maggiore, con la sua capacità di attrarre visitatori da tutto il mondo, può essere un modello di come cultura, paesaggio e cibo di qualità possano trainare l’economia del Paese”.