Il debito attuale è stato fatto dagli italiani: quali? La mia mamma ha lavorato per più di 40 anni, è andata in pensione a 65. E cinque anni dopo è morta. Il mio papà ha sempre lavorato ed ora si sta godendo la sua meritata pensione. Io lavoro da oltre 40 anni e penso fra un paio d’anni di andare in pensione. Mia figlia lavora da circa 23 anni. Malattie a carico della sanità quasi nulle. Abbiamo sempre
pagato le varie tasse (rifiuti-Ici-contributi-bolli e assicurazioni auto etc.). Se la mia famiglia fosse una ditta, sarebbe in attivo e a credito. Quale debito abbiamo fatto noi? Cominciamo subito a colpire la casta con i suoi benefici, non i poveri cristi a reddito fisso e gli onesti. Se gli italiani hanno creato questo debito, allora la mia famiglia non è italiana, è varesotta, lombarda, padana. Non italiana. Non dobbiamo niente a nessuno e ci tocca pagare per gli altri.
Ermanna Gamma
Laveno Mombello
Gli italiani (compresi i varesini e i lombardi) si dividono tra seri e furbi. Tra chi è ligio al dovere e chi ne è refrattario. Tra gli onesti che pagano ogni imposta, tassa e balzello e i disonesti che no. Tra chi esporta illegalmente i capitali in Svizzera e chi li deposita e investe nel suo Paese. Eccetera. Insomma: tra chi conosce il senso dello Stato (della comunità, del bene pubblico, dell’etica civica) e chi ignora il senso della legalità.
Toccherebbe ai rei – perché tali, e spregevolmente, sono – riparare al malfatto. Però se non vi riparano anche (probabilmente soprattutto) gl’incolpevoli, le conseguenze peggiori ricadranno su quest’ultimi. In un’Italia precipitata nel fallimento, faticherebbero assai più a risollevarsi quelli che han sempre pagato tutto invece che quelli che non han mai pagato nulla. Perciò, nella scelta tra sacrifici pesanti e catastrofe finale, purtroppo non esiste alternativa. In Grecia, dove la catastrofe finale è avvenuta, gli stipendi sono stati tagliati del trenta per cento e le pensioni del cinquanta. Stipendi e pensioni in chiaro, non in nero.
Max Lodi
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