L’Ambrosia torna a minacciare la salute: il Comune di Varese adotta piano di contenimento

Chi non rispetta l’ordinanza rischia sanzioni che vanno da 25 a 500 euro, e nei casi più gravi, sarà il Comune stesso a intervenire per rimuovere la vegetazione, addebitando poi i costi ai responsabili (foto d'archivio)

VARESE – L’ambrosia, tipica pianta con foglie coperte da una sottile peluria e fiori verdi a forma di spiga che spesso invade giardini e terreni incolti, causando reazioni allergiche, con l’estate alle porte è pronta a ricomparire. Per questo motivo, il Comune di Varese rinnova la campagna di prevenzione e lotta contro questa specie infestante.

A supporto delle disposizioni regionali e locali già esistenti, l’Amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza specifica che impone l’obbligo di intervenire con operazioni di sfalcio. Il provvedimento è indirizzato a un’ampia categoria di soggetti: proprietari e gestori di terreni agricoli o abbandonati, inclusi quelli sotto i tralicci dell’alta tensione; titolari di aree industriali dismesse o edificabili non utilizzate; amministratori condominiali; responsabili di cantieri pubblici e privati, anche stradali; e enti come ANAS, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovienord.

L’ambrosia (foto d’archivio)

L’obbligo consiste nell’effettuare due interventi di sfalcio, il primo nell’ultima settimana di luglio e il secondo tra la fine della seconda e l’inizio della terza decade di agosto, agendo su piante che abbiano raggiunto circa 30 cm di altezza, con un taglio il più basso possibile. L’obiettivo è impedire che l’ambrosia raggiunga la fioritura e rilasci il polline, principale causa di allergie.

Sono previste soluzioni alternative allo sfalcio: in ambito agricolo si può ricorrere a trinciatura, diserbo, aratura o discatura; mentre in contesti urbani sono consigliati estirpazione manuale o pacciamatura.

Chi non rispetta l’ordinanza rischia sanzioni che vanno da 25 a 500 euro, e nei casi più gravi, sarà il Comune stesso a intervenire per rimuovere la vegetazione, addebitando poi i costi ai responsabili.