L’Ancelotti d’oro: profeta all’estero cacciato da casa

Fra tante critiche all’incapacità italiana di primeggiare nel mondo, credo che debba trovar posto l’elogio allo sport, e al calcio in particolare. Il Real Madrid ha vinto il mondiale per club, sconfiggendo gli argentini del San Lorenzo, la squadra del cuore di Papa Francesco. Un successo che arriva dopo quelli in Champions League, Coppa del Re e Supercoppa europea. Una marcia

trionfale della quale è principale protagonista l’allenatore Carlo Ancelotti, un italiano non troppo amato in patria (se ne disfarono prima la Juve e poi il Milan) e invece apprezzatissimo all’estero, dove aveva già vinto in Inghilterra e Francia. Per una volta, siamo orgogliosi del tanto vituperato pallone, che grazie a un tecnico d’eccellenza ci colloca in cima al mondo.