L’appello del don ai ladri «Ridateci le nostre campane»

VARESE «Ridateci le campane, abbiamo un sogno da realizzare». È l’accorato appello di una comunità intera che si è sentita scippata di un patrimonio che le appartiene. Il furto delle campane bronzee di Sant’Enrico è una ferita che il parroco, don Ezio Bisello, vorrebbe sanare al più presto e per questo motivo si è rivolto ai responsabili dell’ignobile gesto chiedendo un atto di sensibilità. «Quello che mi sento di dire – sottolinea il sacerdote – è che quella campana è costituita da un materiale che non credo abbia grande valore neppure per i ladri. Invece ha un grande valore per questa comunità. Riflettano, e se è possibile, riconsegnino la campana rubata. Noi abbiamo un sogno, che per il momento resta tale ma che non abbiamo mai riposto in un cassetto: realizzare la nuova chiesa. Quelle campane potrebbero essere riposizionate proprio sul nuovo campanile». Un sogno che una coppia di ladri, almeno per il momento, ha vanificato: nessuno, però, da queste parti vi ha rinunciato. Che i ladri si mettano una mano sulla coscienza: dopotutto, come ha spiegato il parroco don Bisello, quelle campane servono più ai fedeli che ai loro traffici illeciti. I fatti sono noti: mercoledì scorso,

intorno a mezzogiorno, due uomini, scambiati per degli operai al lavoro, avevano asportato due campane, una più grande e l’altra più piccola. Credevano di essere da soli ma non avevano fatto i conti con il sacrestano che, insospettito dalla loro presenza, era uscito di casa mettendoli in fuga. I ladri erano riusciti, però, a rubare la campana bronzea più piccola. Attrezzi da scasso in mano, l’avevano smontata e l’avevano caricata a bordo di un furgone con il quale si erano dati alla fuga. La campana più grande, invece, non avevano fatto in tempo a portarla via. Le due campane, appartenenti alla vecchia chiesa, erano state depositate sul tetto della chiesa della Madonna del Caravaggio in viale Valganna in attesa di essere ricollocate. Il sogno svelato dallo stesso parroco era quello di piazzarle nella nuova chiesa che la comunità vorrebbe presto vedere realizzata. Anche i carabinieri, che stanno seguendo la vicenda da vicino, si stanno dando da fare per risalire al più presto ai responsabili. L’obiettivo è riconsegnare la campana alla comunità che si chiede che fine possa aver fatto. Le ipotesi restano due: la campana potrebbe esser finita nel mercato illecito dell’antiquariato oppure è stata fusa.

s.bartolini

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