L’applausometro dice Corti Poi Forte, Zecchin e Neto

La prima ovazione del Franco Ossola è per Daniele Corti, il prezioso mediano del Varese che per Beppe Sannino era il termometro della squadra.

L’allenatore della scalata in B diceva di lui: «A partita appena iniziata ho un modo infallibile per sapere se sarà una grande giornata. Guardo Corti: se lui va a mille, anche i compagni lo faranno».

Durante la sfilata che porta in campo i biancorossi, il pubblico lancia un applauso fragoroso a Corti, che per il supertifoso Tiziano Masini è una figura epica: «È il giocatore vero, onesto, trasparente. Uno dei pochi che hanno l’autorevolezza di quei grandi campioni degli anni Sessanta, famosi, oltre che per le loro qualità, anche per il carisma, il carattere e la serietà. Ha in sé tutti i grandi valori morali dell’infaticabile lavoratore lombardo del dopoguerra».

Gli applausi più caldi della tribuna arrivano anche per Luca Forte: la seconda punta ha solo vent’anni ed è una delle più vive speranze dei tifosi, che hanno però i veterani nel cuore.

«Quant’è forte Zecchin» risuona con vigore, accompagnando in campo l’ala diventata ormai una bandiera. Infine, capitan Neto Pereira infuoca Masnago, che acclama il brasiliano come un eroe.

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