Laudadio travestito da cicala Blitz di Striscia a Varese

VARESE «Striscia la Notizia», si sa, quando arriva arriva, in genere non perdona e, neanche a dirlo, non passa inosservata. I varesini ne hanno avuto la conferma ieri pomeriggio attorno alle 18 quando si sono visti saltellare per le strade del centro un inedito “cicalotto” verde con antenne, giacca dal taglio sartoriale e inevitabile violino.

Un cicalotto con il volto, la voce e la mission di Max Laudadio, impegnato in una caccia terminata niente meno che al “RossoEspresso”, il locale di via Carrobbio impegnato a quell’ora a servire aperitivi a ignari clienti. Uno in particolare è poi finito nel mirino dell’insettino verde, piombato nel locale con il suo seguito di telecamere e stupore. Quello dei varesini di passaggio indaffarati sia a piedi che in auto, che non hanno resistito alla tentazione di sbirciare dalla vetrina per assistere alla “televisione in diretta”, quella che vale di più perché non sai mai quel che può succedere.

Microfono giallo (come antenne, violino e corpicino del cicalotto) alla mano, Laudadio ha incalzato un uomo. Non un varesino, hanno poi capito i presenti, sul quale si erano concentrate le segnalazioni di alcuni telespettatori del telegiornale di Antonio Ricci, per una faccenda – pare – di diplomi. I contenuti sono avvolti in un mistero che potrà svelare solo il servizio che sarà trasmesso su Canale 5 nei prossimi giorni, ma il pressing al quale è stato sottoposto l’uomo – sempre rimasto apparentemente contenuto nelle reazioni – s’è visto benissimo. La cicala – che potrebbe diventare simbolo delle più grosse arrabbiature dell’inviato di Striscia – l’ha infatti tallonato per l’intera via Carrobbio, sfidando le auto in transito e attirando ancor più l’attenzione su un abbigliamento corredato da imponenti ali.

Finale nel perfetto stile di Striscia e poi un attimo di relax al RossoEspresso per tutta la troupe, con i varesini sempre più incuriositi da un blitz che ha fatto tappa per qualche istante anche nella più centrale piazza Monte Grappa. Insomma, Varese in tivù. Sempre e comunque contro qualche ingiustizia.

e.marletta

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