Laura Bono e le Deva. Una nuova avventura

La cantautrice varesina, tornata alla ribalta, annuncia la collaborazione con il gruppo musicale

Il fuoco di Laura Bono brucia per le Deva. La cantautrice varesina torna con un progetto tutto al femminile insieme a Greta, Verdiana e Roberta Pompa.

Una nuova avventura musicale cominciata quasi per caso dopo ben quattro dischi alle spalle, il primo posto con il brano “Non credo nei miracoli” nelle Giovani Proposte al Festival di Sanremo 2005, passano dal reality Music Farm, la colonna sonora di un film d’ animazione Disney, da spot pubblicitari importanti, al successo finlandese, fino alla grande collaborazione con Gianna Nannini e una lunga gavetta.

L’avevamo lasciata un anno e mezzo fa con il suo ultimo successo “Segreto” e oggi la ritroviamo che si “fa in quattro”, continuando a inseguire il suo sogno fatto di note.

È stato buffo. Nei giorni precedenti alla proposta, continuavo a sentire di aver voglia di cambiare. Pensavo a collaborazioni e duetti. Un’evoluzione che mi permettesse di mantenere la mia identità, ma anche di esplorare delle novità. La chiamata del nostro manager Manuel è arrivata proprio al momento giusto: ho letto la sua proposta come un segno del destino. Sembrava l’avessi chiamato quindi gli ho risposto subito che non ci dovevo nemmeno pensare.

Simonetta Spiri, che faceva parte del gruppo, ha deciso di lasciare e mi hanno domandato se me la sentissi di prendere il suo posto. Il primo passo è stato conoscerci, capire se ci saremmo “annusate” bene. Sono diventate subito le mie ragazze e guai chi mi le tocca. Poi mi sono misurata coi pezzi, L’Amore Merita e L’Origine per farle mie nelle parti che cantava Simonetta. E alla fine siamo arrivate in studio con gli autori e Zibba come collaboratore artistico, per produrre i pezzi del disco che stiamo ultimando in questi giorni.

Abbiamo già testato voci e feeling dal vivo. Ci prendiamo bene e si prospettano diverse date.


C’è in programma un passaggio. È un mio grande desiderio, ma non so ancora quando.

Nasco come cantautrice, è vero, ma anche qui porto le mie idee ed è molto bello. Ci rispettiamo per il percorso che ciascuna ha fatto da solista. Qui ci si sente protetti. Ognuno mantiene il proprio spazio e ci si sorregge a vicenda. Sembriamo complementari anche nel nome scelto, Deva gli spiriti che governano i 4 elementi base della natura: la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco. Insieme mantengono l’equilibrio.

Io sono il fuoco. Mi è capitato, ma sembra fatto apposta, destinato.


Greta è la più pazza. Il suo suono è un ruggito. Roberta è la più piccola e saggia. È una potenza, ha una “canna” che ammazza tutti. Verdiana è la più stakanovista e ha tecnica e voce pazzesche. Mettono entusiasmo e amore nelle cose che facciamo e per la passione ci accomuna.


Laura è un po’ di tutto messo insieme con anche la mia identità. I timbri vocali sono come le impronte digitali. Io do il mio apporto che è un misto di graffio, potenza e tecnica che credo di racchiudere.

Spero che questo progetto mi porti il più lontano possibile. Ora finiamo l’album che si chiamerà 4, uscirà a giugno, e coronerà un progetto nel quale credo davvero perché è vero, lo sto vivendo intensamente e con grande entusiasmo.

Temevo che i “pezzi di cuore” (così chiama i suoi ammiratori, ndr.) la prendessero male. Invece, mi sostengono perchè mi sta portando un gran bene.


Seguo molto i miei social e so che qualcuno è rimasto nel dubbio all’inizio. Dopo, però anche i più scettici hanno deciso di sostenermi con le braccia aperte come da sempre fanno i miei fan. Se pensassero che fosse svilente non mi darebbero man forte. Hanno visto l’entusiasmo che emano. A convincerli ci pensa il nuovo singolo che è una bomba.


È uscito da un paio di giorni. La storia che racconta è la fotografia di due persone che non riescono a sentirsi. “Un’altra idea”, il titolo della canzone, è ciò che servirebbe loro. È un brano d’amore che è anche accompagnato da un video del regista Mauro Russo, un pazzesco e giovane talento pugliese. La canzone, scritta e composta da Antonio Maggio, da Zibba che è anche consulente artistico dell’intero progetto, da Marco Rettani, già firma nei singoli “L’amore Merita” e “L’Origine”, e dalla stessa Verdiana.

Esatto, non ho mai avuto consulenze di questo genere. Finora le produzioni artistiche sono sempre state sotto mia supervisione. Ci siamo sempre dietro noi, ma creiamo insieme e ci lasciamo guidare da autori bravi con proposte interessanti. Non si tratta più della modalità “faccio tutto io”, ma di avere ognuno un proprio ruolo e questo mi fa rilassare. Mi permette di fare di più l’artista e ne avevo bisogno.

Ellen è un mito. La mia è stata una scelta naturale per il mio percorso. Non nego di aver avuto, all’inizio, il timore d’essere fraintesa, che il mio grido di libertà potesse sembra il modo di fare breccia chissà dove. Ci sono persone che hanno un modo strano di concepire la vita. Non si tratta dei fan, ma del web dove la gente si nasconde dietro una tastiera. Dal vivo nessuno ha detto mai niente e in realtà ho vissuto tutto serenamente. Non ho mai avuto penalità per questo. A livello artistico sono convinta che difficoltà ci spossano essere sempre a prescindere dal proprio orientamento.


A me è cambiato il modo di vivere. Lo faccio molto più serenamente e forse si percepisce nelle mie esibizioni. Più credibile? Forse sì, ma io semplicemente non ho mai ostentato. Quanto ho scritto però è sempre vero, anche quando mi rivolgo al maschile. In fondo ho vissuto 13 anni con un uomo. Mi fa sorridere che qualcuno possa aver pensato che il coming out fosse finto o che fosse finto il prima, quando penso di essere sempre stata una delle persone più trasparenti del mondo. Sono 11 anni che sono nel “sistema musicale” a livello discografico e sono sempre qui. Vuol dire che sto facendo bene.

Ripeto sempre lo stesso e mi sembra d’essere banale: mettere un’impronta come si deve nel mio percorso. Consacrare definitivamente la mia carriera artistica.

Potendo sognare alla grande sceglierei a Tiziano Ferro, mi piace tantissimo.