L’autovelox di Viale Europa e lo strano caso dell’eccesso di velocità di ambulanze e volanti della polizia

Raffica di multe e tanta perplessità per il funzionamento dell'autoveloz di Viale Europa a Varese che multa i mezzi del soccorso e di polizia in regolare servizio (immagine generica d'archivio)

VARESE – Multe a raffica e tante polemiche aveva suscitato l’autovelox di Viale Europa a Varese sin dai primi mesi di funzionamento che non ha risparmiato nessuno: ambulanze del 118, automediche, automobili della Polizia, dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, tutti mezzi che spesso andavano a velocità sostenuta per evidenti necessità. Si tratta di aver superato il limite di velocità di 70 km/h e che gli hanno fatto recapitare multe nonostante tutto. E pare siano pure parecchie le sanzioni arrivate a questi mezzi di ordine pubblico. «Una montagna di multe», dice chi ne ha discusso con gli agenti della Polizia locale.

Molto particolare anche il caso delle auto civetta della polizia, di difficile distinzione se in servizio e in emergenza. A questo punto c’è da domandarsi se è possibile calibrare meglio il rilevatore di velocità, specialmente in questi casi particolari in cui non risultano annullate fin qui le sanzioni amministrative né tantomeno cancellate “automaticamente” e per le quali ora si rimanda tutto al Prefetto, dal momento che sono scaduti i termini per il ricorso al giudice di pace, oramai.

Le parole dell’assessore alla Polizia locale Raffaele Catalano

Diciamo che il problema è nato in una prima fase dopo l’attivazione dell’autovelox di viale Europa, il primo in città, lo scorso dicembre. L’apparecchio non è chiaramente in grado di distinguere un’ambulanza da un furgone, registra la targa e la velocità del mezzo, e poi l’infrazione dev’essere verbalizzata. Ma voglio tranquillizzare e rassicurare tutti: laddove sia dimostrato che la violazione del limite di velocità è avvenuta per esigenze di servizio è la stessa Polizia locale a chiedere alla Prefettura l’annullamento della sanzione. Stiamo inoltre procedendo a inserire nel sistema le targhe dei mezzi che possono trovarsi in situazione tali che rendano necessario violare il Codice della strada.