Quando il Lago Maggiore si accende dei colori dell’alba o si distende sereno sotto il sole estivo, salire su un battello e lasciarsi trasportare tra acqua e montagna diventa molto più di uno spostamento: è un’immersione nella bellezza e nella spiritualità.
È ciò che offre il servizio battello tra Laveno Mombello e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, attivo ogni domenica fino al 14 settembre, promosso da Fondazione Varese Welcome, Navigazione Lago Maggiore e Camera di Commercio di Varese.
Il tragitto, seppur breve, è carico di emozione: navigando da Laveno si raggiunge l’Eremo, incastonato nella roccia a strapiombo sul lago, come se emergesse direttamente dal silenzio dei secoli. Vederlo apparire dal battello – come avveniva per i pellegrini del passato – è un’immagine che resta impressa nella memoria.
L’Eremo di Santa Caterina, con le sue antiche mura, la torre campanaria e le arcate affacciate sull’acqua, è tra i luoghi più iconici e visitati della sponda lombarda del Lago Maggiore. Raggiungerlo via lago permette di vivere un’esperienza unica, lenta e scenografica, in armonia con la spiritualità del luogo.
Il servizio si inserisce in una strategia turistica più ampia, che mira a valorizzare il patrimonio naturale e culturale del territorio. L’accesso via acqua non solo facilita la visita a uno dei siti simbolo del Verbano, ma rappresenta anche un’alternativa sostenibile e affascinante per turisti, famiglie e appassionati di viaggi esperienziali.
Il battello parte da Laveno, località ricca di fascino e scorci tipici, e attraversa acque tranquille che riflettono il profilo delle Alpi. La navigazione è lenta, pensata per godere pienamente del paesaggio e per offrire un’escursione giornaliera, perfetta anche per chi desidera proseguire verso altre mete come le Isole Borromee o Verbania.
Raggiungere l’Eremo dal lago non è solo comodo: è un invito a rallentare, ad ascoltare, a guardare con occhi nuovi. Ogni arrivo al pontile è un inizio, una pausa nel tempo. Tra le colonne affrescate del chiostro, nel silenzio della chiesetta scavata nella roccia, o semplicemente davanti al panorama, il visitatore è chiamato a un vero e proprio pellegrinaggio dell’anima.
Un servizio che unisce mobilità dolce, valorizzazione culturale e promozione turistica, e che dimostra come anche un breve viaggio possa diventare un ricordo indimenticabile.