Lavoro sommerso Giù la serranda al night

GALLARATE Lavoro nero al night: chiuso il Titanik. La licenza commerciale del locale gallaratese sospesa al termine del blitz messo in campo ieri notte dai carabinieri della compagnia di Gallarate, con i militari del nucleo tutela lavoro della direzione provinciale del lavoro e i funzionari Inps. Secondo quanto accertato dagli inquirenti tutto il personale lavorava in nero dagli addetti al bar ai camerieri sino alle ragazze addette all’intrattenimento dei clienti. Il locale era inoltre sprovvisto del necessario documento di valutazione dei rischi, obbligatorio in qualunque locale pubblico. A pesare sul bilancio del blitz, però, è stato soprattutto il lavoro sommerso: i dipendenti, secondo quanto accertato dagli inquirenti, non avevano alcun contratto regolare né erano mai

stati segnalati all’istituto di previdenza sociale come previsto dalla legge. Il fatto, come da normativa, ha comportato la sospensione della licenza commerciale per il locale oltre ad una multa salatissima: 40 mila euro a carico dei titolari. Al blitz seguiranno probabilmente approfondite verifiche fiscali: il lavoro nero, infatti, comporta anche un danno economico nei confronti dell’erario. Il locale potrà tornare a lavorare una volta saldata la sanzione e sistemate le pendenze relative alla regolarizzazione dei dipendenti. Il controllo si inserisce nell’ambito di un forte contrasto proprio al fenomeno del lavoro clandestino, problema acuito dalla crisi economica: chi cerca lavoro si accontenta, chi lo offre cerca di limitare il più possibile i costi. S. Car.

f.artina

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