È l’odore della carta piena di vita unito al colpo d’occhio di migliaia di volumi di ogni epoca e dimensione poggiati sui tavoli o nelle librerie di legno massiccio a creare l’atmosfera unica della nuova libreria antiquaria di via Walder.
Nuova per il quartiere di Biumo Inferiore, perché in realtà Libreria Canesi ha aperto qui dopo trentaquattro anni di attività in centro città.
A lanciarsi in questa nuova avventura, nonostante abbia raggiunto da tempo l’età per la pensione, è il titolare Roberto Canesi, a Varese dagli anni Ottanta per amore della moglie, con cui vive tutt’ora. «Sono nato a Pavia, in una famiglia contadina – racconta – Sono cresciuto a pane e libri». Al primo, il pane, ci pensava il papà, mentre i libri giravano per casa grazie ad una cugina, che era bibliotecaria all’Università. «Leggere mi è sempre piaciuto tanto – racconta – e a dispetto degli studi che ho fatto, e che mi hanno portato ad essere un geometra, appena ho potuto mi sono lanciato nel mondo del libro». E comincia subito da libraio, rilevando un’antica libreria di Pavia. «Era il 20 gennaio del 1960 – ricorda – rilevai una libreria storica della mia città, nata nel 1850 sulla Strada Nuova, a due passi da Ponte Vecchio. Il mio predecessore è morto a 90, praticamente senza smettere di lavorare».
«Ero giovane allora, appena arrivai pensai di svecchiare il negozio, riempendolo di novità e tenendo solo uno scaffale dedicato ai testi antichi, più che altro per non perdere un settore cui il negozio era comunque legato». Negli anni Settanta arrivò la grande distribuzione «L’Iper – ricorda – che vendeva libri con il 20% di sconto, ma il margine di guadagno era del 30% sul prezzo di copertina. Non potevo competere».
Di qui la svolta, decisa, sull’antiquariato.
Canesi inaugurò la sua libreria antiquaria nella città giardino nel 1983 sotto i portici di piazza Ragazzi del ’99, dove rimase per 12 anni. Altrettanti ne ha poi trascorsi in piazzetta San Lorenzo, vicino al Battistero e infine negli ultimi 10 anni è stato in un cortile in piazza Giovane Italia. «Ho ricevuto una buona proposta di vendita per i locali e ho accettato, trasferendomi qui, nello spazio al civico 39 di via Walder che prima usavo come magazzino – racconta – I miei clienti hanno apprezzato perché c’è più spazio, tra salone e soppalco e apprezzo anch’io: con due grandi vetrine entra un sacco di luce».
Luce che illumina libri più moderni, (quasi tutti dedicati alla città di Varese, un migliaio di titoli) e volumi antichi, disposti con criterio tra i tavoli e gli scaffali in legno massiccio. Il volto sempre sorridente del titolare, la sua disponibilità e la disposizione di libri, stampe e dipinti (ci sono anche quelli) rendono l’ambiente particolarmente accogliente. Il computer c’è, anche se non si vede seminascosto da una colonna, e lavora: la metà dei 40 volumi presenti in negozio è consultabile online. «Mi dicono che faccio vedere e non vendo», scherza mostrando il pezzo più antico: un manoscritto su pergamena di pecora del 1400 in cui si racconta la storia di un paesino della bergamasca. «Ma la mia è innanzi tutto una passione, e chi viene da me per chiedere consulenza o per acquistare lo sa».