Lazio – Varese : il 3-2 che fa ancora male

Domenica 6 giugno 1982, penultima giornata di una serie B ancora a 20 squadre, una settimana prima dell’inizio del Mundial spagnolo.

– Il Varese di Fascetti, rivelazione del torneo col suo gioco spumeggiante, è stato campione d’inverno e ha un po’ frenato a primavera. Si presenta all’Olimpico per sfidare la Lazio, imprevedibilmente a rischio retrocessione in C. A 180 minuti dalla fine la classifica dice: Sampdoria e Verona 46, Pisa 45, Varese 44, Bari 43. Salgono in tre, i biancorossi sono reduci dal bel successo nello scontro diretto col Bari (3-1) con annesso sorpasso.Mancano Arrighi e Braghin, i terzini titolari, squalificati. Il Varese parte come sa, fa girare la testa alla difesa biancoceleste e dopo un quarto d’ora è avanti 2-0: Turchetta su cross al bacio di

Salvadè, Bongiorni dopo pregevole controllo e giravolta a uccellare il dirimpettaio.Sembra tutto facile, invece. La Lazio è nel panico, la ridestano un episodio e il laziale più laziale che c’è, D’Amico. Bongiorni atterra Surro, rigore (netto) che Agnolin assegna e D’Amico trasforma. Due minuti dopo Salvadè mette giù D’Amico al limite, sul lato corto dell’area: quello tira direttamente in porta, Rampulla dopo aver messo male la barriera s’impapera pure, accompagnando la palla nel sacco. Pari, e si ricomincia da capo. Dopo un palo per parte, la beffa finale. Agnolin fischia un fallo di confusione: altro rigore, stavolta farlocco, che il solito D’Amico realizza. Tripletta e salvezza.

La Lazio è a posto, il Pisa pareggia a Pistoia e nell’ultimo turno otterrà lo 0-0 che gli serve per andare in serie A. Il Varese resta dov’è per due punti.
Non solo Roma, però: il destino colpisce anche in altre partite precedenti. Per esempio in casa con la Cavese, ko all’ultimo minuto in contropiede; a Rimini e a San Benedetto del Tronto, sconfitte immeritate.
E due pezzi da novanta come Strappa e Auteri si fanno male: il bomber chiude la stagione con cinque giornate d’anticipo, tradito dal menisco.