Lbri di testo per le medie Varese sfonda i tetti di spesa

VARESE Se per mandare un figlio alle superiori si spende il corrispondente di una settimana alle Baleari, anche per i più piccoli le spese sono alte. Ad incidere, però, spesso più dei libri sono le dotazioni extra: cartelle, astucci e materiale di cancelleria, che può anche superare i 100 euro. Ma solo se si cede agli acquisti griffati.

I più fortunati sono i piccoli della primaria: i libri, infatti, a loro li paga il Comune. Non è un’iniziativa di Palazzo Estense, ma merito del decreto legislativo 297/94 e della legge regionale 31/80: la scuola rilascia le cedole librarie, dei veri e propri buoni acquisto per i libri dei più piccoli. I genitori pagheranno con questi il cartolaio, che verrà poi rimborsato dal Comune.

Con il passaggio alla secondaria, invece, arrivano le note dolenti, e come sempre il primo anno è quello traumatico. I tetti ministeriali fissano la massima spesa possibile per i libri di prima media a 294 euro. Una cifra già importante per il bilancio famigliare, ma che non basterà in tre scuole su sei delle secondarie di primo grado della città. I “primini” della Righi dovranno

spendere 60,60 euro più di tutti, stando alla lista scaricabile dal sito web della scuola. Esaminandola, però, si nota che nell’elenco è compreso anche il vocabolario d’inglese, che può diventare un investimento anche per le superiori e che, da solo, sfiora i 40 euro. I più economici sono i libri della Anna Frank, che con la fornitura completa resta quasi 13 euro sotto il tetto ministeriale.

Un modo in più per salvarsi dal salasso è quello di acquistare i testi usati, ma a Varese è possibile solo al Libraccio in piazza XX settembre. Anche prenotarli attraverso i supermercati è una soluzione: da Iper a Esselunga, nelle catene della grande distribuzione i testi scolastici hanno il 15% di sconto, e si ritirano presso il punto vendita prescelto.

Quello che rende complicato il bilancio famigliare, però, è il materiale che va acquistato oltre ai libri. Lo racconta Simona Bianchi, titolare della storica cartoleria di via Dalmazia, punto di riferimento per più di un istituto comprensivo cittadino. «Un kit completo per una prima elementare va dai 60 ai 100 euro – racconta – già con gli zaini si superano tranquillamente i 50 euro, se lo si chiede di marca. Poi ci sono i quaderni, che le maestre sempre più spesso chiedono rilegati con colori corrispondenti alle materie, e il materiale speciale, come i regoli e i blocchi logici.

Oltre alla dotazione classica: diari, penne e astucci». Ma non cedendo ai capricci dei piccoli, che magari vorrebbero il materiale griffato, si può risparmiare: gli astucci non griffati, ad esempio, costano un terzo.

Chi acquista prima di partire per le vacanze è avvantaggiato nella grande distribuzione: sia Iper che Esselunga, ad esempio, propongono sconti sul materiale scolastico, dagli zaini in poi, se si effettuano gli acquisti entro i primi di agosto.

e.marletta

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