Le cicogne snobbano Varese Per loro siamo solo un autogrill

VARESE Nei giorni scorsi alcuni bobbiatesi hanno avvistato un uccello bianco, di grosse dimensioni, appollaiato nel proprio giardino. Tina Raffaini spiega: «Ho visto il pennuto un attimo prima che si allontanasse sbattendo le ali. Mi è rimasta la curiosità di capire che uccello fosse. Si trattava di un animale di grosse dimensioni che non è abituale frequentatore della zona». Inevitabile pensare al ritorno della cicogna, magari della stessa che nel 2008 e nel 2009 ha fatto il nido nella zona dello Zoo di Varese (una location scelta forse per “stare vicino” agli uccelli di quel negozio di animali). «Anche a noi risulta che le cicogne siano state avvistate nei giorni scorsi. Sono passate per Varese durante la migrazione iniziata in Africa, ma non si sono fermate – afferma Massimo Soldarini, responsabile nazionale per il volontariato della Lipu – Possiamo dire con certezza che la cicogna quest’anno ha scelto altre mete e non farà il nido a Varese. In Italia, per esempio, si è fermata nella zona di Vercelli dove ci sono le risaie e le rane (il suo cibo preferito)».Ma perché Varese è stata reputata poco adatta alla nidificazione? «A Varese le condizioni non erano

buone per la sua permanenza: in primo luogo l’habitat è troppo disturbato – continua Soldarini – Mancano anche siti idonei e questo nonostante abbiamo installato nella palude Brabbia una ventina di piattaforme per fare il nido. Altre piattaforme sono state messe nei giardini dei residenti, ma non è bastato per rendere l’area “attrattiva” per le cicogne». Posata, la cicogna ha un’altezza che può arrivare a 115 centimetri. L’apertura alare può raggiungere i 165 centimetri. Il peso varia tra i due e i cinque chili. Il becco può arrivare a misurare venti centimetri.La migrazione solitamente avviene tra marzo e aprile. Quest’anno, però, gli uccelli sono in ritardo a causa del freddo. «Sono stremati dal viaggio – riferisce Soldarini – Si fermano per fare una pausa: le cicogne considerano il lago di Varese e le zone circostanti una sorta di autogrill dove rifocillarsi». Difficile, però, dire se il grosso uccello avvistato a Bobbiate fosse proprio una cicogna. «Soprattutto quando il meteo è avverso, è facile che le cicogne decidano di riposarsi un po’. In quei momenti scendono dove capita. Ci sono immagini che documentano uccelli migratori appollaiati sui ponti delle navi che attraversano il Mediterraneo».

s.bartolini

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