Le escort vanno al cinema"Muse inquietanti" a Varese

VARESE (lr) Dopo aver conquistato palinsesti tv e agende politiche, le prostitute (o escort, che dir si voglia) tornano ad occupare le sale cinematografiche grazie alla nuova rassegna promossa dalla sala Urano del Miv (Multisala Impero Varese) dedicata a «Le muse inquietanti – l’icona della prostituta nel cinema».«Abbiamo pensato che il cinema potesse fornire una valida risposta alle dozzinali escort berlusconiane , emblema di un sistema dove la mercificazione del corpo è un mezzo per arrivare a ruoli di prestigio in tv o in politica, come fossero la stessa cosa – spiega Maurizio Fantoni Minnella, curatore della sala d’essai del Miv – Invece il cinema si occupa da sempre delle prostitute per quello che sono, donne perdute con tante storie da raccontare. Forse la prima è Lulù, interpretata dalla bellissima Louise Brooks in una pellicola muta del 1927». E proprio alle grandi attrici che si sono calate nel difficile ruolo delle prostitute per raccontare con gesti vellutati e sguardi intensi queste storie, e assieme a loro l’erotismo del ‘900 e di questo secolo, è dedicata questa rassegna dove si incontrano grandi maestri come Pier Paolo Pasolini e la sua «Mamma Roma» interpretata da una magistrale

Anna Magnani, con giovani esordienti come Massimo Andrei che con la sua opera prima «Mater Natura» (5 novembre) ha conquistato il premio della critica alla 66° mostra del cinema di Venezia. E si comincia giovedì 8 ottobre con un altro giovane regista, lo spagnolo Fernando Leon de Aranoa, di cui sarà proiettato Princesas film che ha guadagnato ben 3 premi Goya nel 2005 (e mai arrivato sul grande schermo italiano) raccontando la profonda amicizia tra due prostitute molto diverse: Caya, spagnola e di famiglia borghese e Zulema, immigrata domenicana.C’è poi la storia di «Silvia, oltre il fiume» (15 ottobre), interpretata da una splendida Isabelle Huppert, e i monologhi erotici di Theresa Russell nel vivo degrado della Los Angeles raccontata dalla regia di Ken Russel in «Whore-Puttana». Chiude il sestetto «Le Buttane» di Aurelio Grimaldi, autore di Meri per sempre» che qui racconta speranze, dolori e amori quotidiani di quattro prostitute palermitane. «In questa rassegna mancano autori del cinema erotico famosi come Tinto Brass o Pedro Almodovar – ammette il curatore – ma abbiamo preferito mostrare film meno conosciuti, anche se molto intensi, o capolavori assoluti da troppo tempo assenti dalle sale cinematografiche».Lidia Romeo

e.marletta

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