Le mille sfumature del vestire in stile etnico

Si fa presto a dire afro: quando si parla di etnico, le ispirazioni sono tante. Dalle stampe optical alle lavorazioni geometriche, dall’animalier alle contaminazioni safari, giocando con tutta una serie di commistioni, contaminazioni ed elementi che provengono appunto dalla terra africana.

Queste le ispirazioni. Il resto proviene dal viaggio, reale o virtuale, intrapreso dagli stilisti che hanno disegnato le collezioni primavera-estate 2014.

Ed ecco la tendenza tribale, da reinterpretare e personalizzare, occidentalizzare e attualizzare, impreziosire o impoverire a seconda dei gusti e delle esigenze.

In ogni caso, con il desiderio di far uscire il nostro lato più primitivo e sensuale, per affrontare la giungla metropolitana di tutti i giorni affondando gli artigli nel più elegante nomadismo urbano.

La moda ispirata alle atmosfere del continente magico sa essere molto eccentrica, ma anche molto chic: genio creativo, colori che illuminano, texture che impreziosiscono. Ancora una volta, la parola d’ordine è “osare”: ci ritroviamo così ad assaporare i tratti tipici di terre lontane, incontaminate e selvagge, coniugandoli in maniera irriverente con i grafismi delle metropoli contemporanee.

I vestiti si fanno ampi e svolazzanti, freschi e leggeri: lasciate perdere i pantaloni e optate per tuniche e caftani.

Tra i colori prediligete tutte le sfumature del sabbia, dell’arancio e del marrone terra bruciata.Per le fantasie avrete solo l’imbarazzo della scelta, tra quelle geometriche, batik, jungle e animalier.

Ai piedi indossate sandali ultraflat in cuoio oppure, se proprio non volete rinunciare alle altezze, puntate sulle zeppe in corda.

Tra i bijoux scegliete quelli in legno, meglio se maxi e importanti.

Entrate nel mood etnico metropolitano: lasciatevi avvolgere da colori caldi, fantasie accese, stampe ipnotiche e vibranti, geometrie un po’ esoteriche, che rievocano ricordi di viaggio.

Create il vostro stile etno-chic, da avventuriera che porta con sé un po’ dei paesi che ha visitato. Perché la moda è di chi viaggia.

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