Le sigarette elettroniche tirano ancora. Almeno qui

È stato il primo negozio di sigarette elettroniche ad aprire a Varese: «Nel marzo 2012. In realtà, con il negozio aperto a Gallarate nel 2011, siamo stati i primi in Lombardia». New Ways Smoking mantiene ancora oggi un bel primato: mentre tutti i concorrenti hanno subito una flessione pesante dovuta a crisi e al tramonto di una moda, il negozio di via Orrigoni 13 non ha fatto un plissè. «Una leggera flessione dopo il periodo iniziale,

poi il fatturato si è saldamente consolidato – racconta Vito Girardi, 30 anni, titolare dell’esercizio commerciale – Ho una media che oscilla tra i 20 e i 30 clienti al giorno». Il segreto di questo successo contro ogni previsione? «La professionalità e la profonda conoscenza del prodotto. Ritengo inaccettabile, in qualunque settore, che il cliente ne sappia di più del commerciante – aggiunge Girardi – Testo ogni nuovo prodotto prima di metterlo in vendita». Professionalità per Girardi «significa non vendere ma aiutare il cliente. Ai neofiti, ad esempio, consiglio sempre un kit base. Una spesa minima di investimento perché posano capire, senza spendere somme assurde, se questo modo di fumare è a loro gradito. Li oriento e li consiglio. Per questo continuano a tornare. È un rapporto di fiducia». Sei diversi tipi di sigarette elettroniche e oltre trenta diversi aromi. La gamma è vastissima e il giovane imprenditore la gestisce al meglio. Ci sono ostacoli? «Vengono tutti dallo Stato – spiega Girardi – Ci sono giovani che hanno voglia di investire. Ma se argini questa voglia con una muraglia di burocrazia, se imponi tasse che tolgono al commerciante il 58% dell’introito della c’è data con un guadagno finale lordo del 10%, se impedisci di assumere dipendenti perché al datore di lavoro costano il doppio di quanto il dipendente guadagna! allora crei dei problemi». Nessun incentivo? «Nessuno – conclude Girardi – Ma a questo punto ci accontenteremo di vederci ridurre gli ostacoli».

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