Il rintocco delle “sue” campane dice addio a Dante Trombetta. Si svolgeranno oggi, alle 10.30, nella chiesa di Santa Teresa di Gesù bambino, i funerali dell’imprenditore varesino, scomparso domenica.
La chiesa delle esequie, dedicata alla santa di Lisieux, è quella delle Bustecche, cui lo stesso Trombetta aveva donato le nuove campane nel novembre 2002.
A benedirle allora invitò monsignor , varesino come lui e amico dell’oratorio San Vittore.
«Si è sempre sentito uno dell’oratorio del centro – racconta don, sacerdote della parrocchia della comunità don Gnocchi, legato da una pluriennale amicizia personale con Dante, del quale concelebrerà i funerali – E ogni domenica non mancava di tornarci».
Nell’oratorio di via San Francesco, sono tanti i ragazzi di ieri e di oggi che ricordano il suo sprone “Alè fiö” – lo stesso che aveva per i suoi ragazzi della Robur et fides – e il suo inconfondibile vocione che echeggiava, tra il gioioso e il severo, per i corridoi dello stabile dove, anche ultimamente, si ritrovava con gli amici di sempre. Proprio come aveva fatto domenica mattina, per celebrare i 100 anni di un altro ex oratoriano, . Prima di lasciare la festa aveva dato appuntamento per il pomeriggio, ma a casa, dopo il pranzo, è mancato.
«Ci lascia un grande vuoto – ha detto, amico storico di Dante – Aveva partecipato con noi, con tanto entusiasmo, ai festeggiamenti, facendo gli auguri a Conti». Poi, però, non si è presentato all’appuntamento settimanale.
«Il fatto di trovarci alla sera della domenica, per lui, era un sollievo. Mi telefonava, talvolta, durante la settimana e mi diceva “La vita è in mano a Dio” ed è stato proprio così».
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