VARESE I tempi di attesa dell’ospedale del Circolo sono decisamente inferiori alle medie nazionali e lombarde denunciate la scorsa settimana da Confartigianato.
E, anche se gli esami specialistici della gastroenterologia e della cardiologia e le risonanze magnetiche mostrano ancora qualche criticità, rispetto a un anno fa sono stati fatti passi da gigante. Merito degli ambulatori periferici, della gestione intensiva dei macchinari e forse è anche merito della crisi abbinata all’aumento dei ticket sanitari che, insieme,
hanno avuto l’effetto di contrarre la domanda di visite ed esami.
Per la classica visita cardiologica con ecocardiogramma, l’azienda ospedaliera offre ai cittadini la possibilità di scegliere tra sette ambulatori diversi: due in città, al Circolo e in via Luini, e altri cinque sparsi in altrettanti comuni del nord della provincia (Arcisate, Comerio, Gavirate, Cittiglio e Luino).
A questi se ne aggiunge un ottavo, all’ospedale Del Ponte, riservato però ai soli minorenni. Negli ambulatori periferici (con sede diversa dall’ospedale di riferimento) l’appuntamento è disponibile nel giro di una ventina di giorni o poco più.
I tempi si allungano già sino alla fine di ottobre per Cittiglio, e arrivano sino al 18-19 dicembre per Del Ponte e Circolo. Un anno fa al Circolo avevano esaurito l’agenda, ma comunque 140 giorni di attesa sono troppi, soprattutto se consideriamo che per gli standard fissati dalla Regione non si dovrebbe attendere più di 40 giorni. «Nonostante ci siano ambulatori con tempi di attesa ridotti, molte persone continuano a preferire il Circolo», spiega l’ormai quasi ex direttore generale dell’azienda ospedaliera Walter Bergamaschi.
Per risolvere la questione, Villa Tamagno è già al lavoro per migliorare l’integrazione degli ambulatori periferici con il sistema ospedaliero. Come? Facendo ruotare il personale medico tra i diversi ambulatori e, nel caso in cui dagli esami emergessero criticità per il paziente, favorendo una più automatica presa in carico per accertamenti anche dagli ambulatori periferici.
Il reparto di gastroenterologia del Circolo, storicamente ingolfato per quanto riguarda gli esami endoscopici pare aver imboccato la giusta strada: 47 giorni per una esofagogastroduodenoscpia al Circolo e appuntamento disponibile entro la fine del mese a Luino e Cittiglio. Nulla a che vedere con i tremila giorni di attesa denunciati da Confartigianato, neppure per quanto riguarda l’esame più critico, la colonscopia, disponibile al Circolo a fine novembre, in meno di 120 giorni. Che sono sempre tanti, ma gli screening seguono un percorso a parte.
Attesa ridotta a zero per la Tac al Circolo, 40 giorni a Luino, in linea con gli standard di qualità regionali e inferiore ai 243 giorni di attesa denunciati da Confartigianato. Si tratta in realtà di un esame sempre meno richiesto al contrario della risonanza magnetica, che può richiedere tre mesi di attesa al Circolo. Sono due gli apparecchi in funzione, dall’alba a tarda sera, sette giorni su sette. E, con il Ponte del Sorriso, arriverà il terzo apparecchio.
s.bartolini
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