11 Mar 2011
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New York, 11 mar. (TMNews) – La Casa Bianca ha annunciato un piano in cinque fasi per isolare il colonnello Muammar Gheddafi senza dover ricorrere all’intervento militare. Il piano prevede che gli Stati Uniti sostengano gli oppositori del colonello e avverte le forze leali a Gheddafi: se commettono atrocità verranno perseguitate nei tribunali internazionali.
Dopo che giovedì si è incontrata con Ali Suleiman Aujali, l’ex ambasciatore libico negli Stati Uniti che non riconosce più il governo di Gheddafi, il segretario di Stato Hillary Clinton dovrebbe incontrarsi con i leader delle forze d’opposizione la prossima settimana.
Il consigliere della Casa Bianca sulla sicurezza nazionale Thomas Donilon ha spiegato che Washington sta cercando modi per assistere i ribelli, “siamo in contatto diretto con i ribelli per stabilire come meglio aiutarli”. Donilon ha anche smentito il direttore dei servizi di intelligence americani James Clapper che giovedì aveva dichiarato che Gheddafi ha il vantaggio militare in Libia, “il presidente Obama non crede che il colonnello riuscirà a prevalere”.
Dopo le esitazione americane e di diversi paesi europei, da Bruxelles la Nato ha rinviato di una settimana qualsiasi decisione su una possibile no-fly zone da imporre sulla Libia. Sia il segretario alla Difesa americano Robert Gates che il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen hanno sottolineato come una no-fly zone potrebbe essere imposta solo se supportata da “solide basi legali”, ovvero se autorizzata dalle Nazioni Unite.
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