Tripoli, 7 giu. (TMNews) – Nel giorno in cui la Nato è tornata a bersagliare la capitale libica Tripoli dove sono state avvertite ben otto potenti esplosioni torna a far sentire la sua voce il leader libico che ribadisce: “non ci sottometteremo mai”.
“Non ci sottometteremo mai, è impossibile sconfiggere un popolo in armi”: ha dichiarato il leader libico Muammar Gheddafi in un messaggio audio trasmesso dalla televisione di Stato di Tripoli.
La Nato ha continuato oggi a bersagliare la capitale libica . Nel mirino sembra sempre più chiaramente il leader Gheddafi, mentre a Bengasi è giunto l’inviato russo Margelov. Una potente esplosione ha scosso il centro di Tripoli in piena mattina, poco dopo le 10 e 45. é stato solo l’inizio di una vera e propria pioggia di fuoco . La zona colpita è quella attorno alla residenza del leader libico da dove si è vista alzare una spessa e densa colonna di fumo. Un portavoce del governo ha parlato di “vittime” e precisato che ad essere colpita è stata una caserma della guardia civile, proprio dirimpetto il complesso dove vive Gheddafi. Un altro raid sulla capitale libica si era già registrato nella notte. Secondo la Tv libica gli aerei Nato avevano colpito il quartiere di al karama poco prima della mezzanotte.
intanto è giunto a Bengasi l’inviato speciale del Cremlino, Mikhail Margelov che non ha escluso di temere un’ultima “vendetta” del leader libico mentre da Oslo il ministro degli esteri russo ha smentito che Mosca stia mediando tra Tripoli e i ribelli. La Russia – ha detto Lavroc – non svolge alcun ruolo di intermediazione in Libia. “Riteniamo che il dare una soluzione al conflitto sia una questione che riguarda i libici”, ha detto Lavrov a margine della Conferenza allargata dei Paesi del Baltico in corso ad Oslo. Marghelov – che ha dichiarato di trovarsi a Bengasi per “facilitare il dialogo fra le parti” – dovrebbe incontrare i dirigenti del Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) ma non esponenti del governo di Tripoli, come invece annunciato alla vigilia della missione.
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