Libia/ Morte Younis, un capo ribelle: C’è la mano di Gheddafi

Bengasi, 29 lug. (TMNews) – Un alto responsabile degli insorti libici punta il dito contro Muammar Gheddafi per l’assassinio di Abdel Fatah Younis, capo di Stato maggiore dei ribelli ed ex ministro dell’Interno del Colonnello, ucciso ieri.

“L’intervento di Gheddafi è molto chiaro in questo affare” ha dichiarato, preferendo restare anonimo. Al momento, sono in corso le indagini per chiarire le circostanze e ritrovare il corpo del generale.

Sulla sua morte, in realtà, aleggiano dubbi e perplessità, anche a causa delle voci che, ore prima, si erano diffuse sul suo possibile arresto per tradimento. Ma il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) ha assicurato che Younis è stato ucciso da un commando armato appena arrivato a Bengasi, dopo aver abbandonato il fronte di Brega per riferire della situazione dei combattimenti. Questa mattina, secondo un testimone, circa 200 persone si sono radunate davanti alla villa del generale per rendergli omaggio.

Figura controversa, Younis era presentato, prima del suo passaggio agli insorti, come il numero due del regime del Colonnello: ministro dell’Interno, aveva partecipato al colpo di Stato che aveva portato Gheddafi al potere nel 1969. Con lo scoppio della rivolta, a febbraio, era passato ben presto con gli insorti.

(con fonte Afp)

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