Tripoli, 10 giu. (TMNews) – Nuovi raid della Nato a Tripoli mentre la Norvegia annuncia l’intenzione di cessare il suo contributo ai bombardamenti da agosto e l’alleanza chiede agli alleati di “compensare” l’annunciata defezione di Oslo.
Esplosioni questo pomeriggio hanno scosso la periferia est di Tripoli, dove una colonna di fumo si è sprigionata sopra il quartiere di Ain Zara. Lo hanno indicato alcuni testimoni.
Due potenti deflagrazioni sono state avvertite dal centro di Tripoli verso le 15, seguite da altre più in lontananza, secondo un giornalista. Abitanti di Tajoura, periferia est della capitale, hanno segnalato che due detonazioni avevano scosso la zona, ma non sono stati in grado di determinare le località prese di mira. Secondo loro, altri raid hanno preso di mira il quartiere di Ain Zara dove una colonna spessa di fumo nero si è alzato in cielo.
Da Bruxelles, intanto, l’alleanza atlantica perde un pezzo. La portavoce della Nato, Oana Longescu, commentando la decisione ddi Oslo di ritirare i suoi sei F16 dalla missione ‘Unified Protector’ in Libia, a partire dal primo agosto, ha osservato oggi a Bruxelles che “queste sono tutte decisioni nazionali, e noi rispettiamo la decisione della Norvegia”. A un cronista che le chiedeva se il ritiro degli aerei norvegesi aggiunga ulteriori pressioni sugli alleati che continuano la missione, la portavoce ha risposto: “Tutti gli alleati e i partner (della coalizione, ndr) dovranno fare ogni sforzo per fornire gli ‘asset’ necessari”, e d’altra parte su questo “si sono impegnati” al momento della proroga di 90 giorni della missione. “Perché l’operazione sia sostenibile – ha insistito Longescu -, ognuno deve contribuire per quanto è possibile e con la maggiore flessibilità possibile” nell’uso dei mezzi forniti. 101631 giu 11
vgp
© riproduzione riservata