Bengasi, 1 set. (TMNews) – Le forze leali a Muammar Gheddafi
avranno una settimana in più per deporre le armi e consentire
l’ingresso pacifico dei ribelli a Sirte. Lo ha reso noto un
portavoce a Bengasi degli insorti, che avevano fissato per sabato la scadenza dell’ultimatum.
“Noi gli diamo una settimana supplementare. Sirte non è un
obiettivo così strategico per giustificare azione frettolose” ha
dichiarato Mohammed Zawawi, precisando che l’ultimatum riguarda
anche le regioni del sud e del centro del Paese.
“Vogliamo darci il tempo di far progredire i negoziati” ha aggiunto. “Preferiamo forzarli ad arrendersi togliendo loro gli approvvigionamenti di acqua ed elettricità” ha aggiunto.
Il leader del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), l’organo politico dei ribelli, Mustafa Abdul Jalil, aveva lanciato martedì un ultimatum alle forze di Gheddafi per convincerli a lasciare gli ultimi feudi del regime, tra cui Sirte, città natale del Colonnello che si trova 360 chilometri a ovest di Tripoli.
I ribelli hanno fatto sapere che i negoziati sono ancora in corso con i dignitari delle città interessate, per cercare di ottenere la resa senza combattere. “Privilegiamo tutte le iniziative che possano permettere di ottenere il risultato in modo pacifico, ma tutto ciò potrebbe terminare con delle operazioni militari” aveva dichiarato Abdul Jalil, augurandosi che “non ci sia bisogno di ricorrere alla forza”.
Pca
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