Tripoli, 6 mag. (TMNews) – Il fondo speciale per il Consiglio nazionale provvisorio di Bengasi, la cui creazione è stata decisa dal gruppo di contatto sulla Libia ieri a Roma e che prevedono l’utilizzo dei fondi congelati del colonnello Muammar Gheddafi e della sua famiglia, è “come la pirateria in alto mare”: lo ha dichiarato oggi il vice ministro libico degli Affari esteri Khaled Kaim. “La Libia è sempre, secondo il diritto internazionale, uno Stato sovrano e qualsiasi utilizzo dei fondi congelati è come la pirateria in alto mare”, ha affermato in conferenza stampa a Tripoli.
Kaim ha respinto il gruppo di contatto nel suo insieme: “questo gruppo è ambiguo, un corpo sconosciuto, e non lo consideriamo come un’entità”.
Interpellato sulle garanzie di sicurezza che Tripoli dovrebbe fornire per la consegna di aiuti umanitari a Misurata, il vice ministro libico ha risposto: “Non permetteremo alle navi di portare armi in città e di evacuare i criminali”.
(fonte afp)
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