Tripoli, 6 apr. (TMNews) – Il regime del colonnello Muammar Gheddafi ha ribadito ieri sera di essere pronto al dialogo con i ribelli se questi deporranno le armi. I ribelli “devono deporre le armi. Successivamente potranno partecipare al processo politico”, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri di Tripoli, Khaled Kaim nel corso di una conferenza stampa. Secondo il diplomatico libico, il Consiglio nazionale di transizione (Cnt), in ogni caso, “non rappresenta la base popolare in Libia”, ma potrebbe contare su tutte le “garanzie” necessarie “per ogni processo politico” anche grazie all’intervento di “osservatori dell’Unione africana e dell’Onu capaci di dissipare ogni dubbio”.
Il portavoce del governo libico, Mussa Ibrahim aveva dichiarato lunedì sera che il regime di Tripoli è pronto a negoziare qualsiasi tipo di riforma politica, ma non intende negoziare l’uscita di scena del colonnello Muammar Gheddafi.
Kaim ha detto che il comitato del’Unione africana sulla Libia è atteso a Tripoli “la settimana prossima”. Questo comitato è formato dai capi di stato Mohamed Ould Abdel Aziz (Mauritania), Amadu Tumani Tourè (Mali), Denis Sassu Nguesso (Congo), Jacob Zuma (Sudafrica) e Yoweri Museveni (Uganda).
(fonte afp)
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