L’Università dell’Insubria ha recentemente siglato una convenzione con Regione Lombardia che consente all’Ateneo di disporre di una sede operativa in condivisione a Bruxelles, in un immobile che accoglie enti, istituzioni e associazioni lombarde. Un presidio stabile nel cuore dell’Unione Europea, nato per rafforzare la dimensione internazionale dell’Università e promuoverne le attività di ricerca, formazione e relazioni istituzionali.
L’iniziativa si configura come un investimento strategico: essere presenti a Bruxelles permette all’Insubria di avvicinarsi ai processi decisionali europei, incidere sulle politiche di settore, creare nuove reti di collaborazione e diffondere la reputazione dell’Ateneo come istituzione scientifica e culturale di riferimento. Tra gli obiettivi anche l’ampliamento delle opportunità di tirocinio per studenti e laureati, in un’ottica di ponte tra università e mondo del lavoro, e il rafforzamento del ruolo dei ricercatori nei progetti europei finanziati.
A questo progetto si affianca inoltre l’adesione dell’Università dell’Insubria a Giuri, una piattaforma che unisce in rete gli uffici di collegamento con l’Unione Europea degli attori italiani della ricerca e dell’innovazione. Giuri favorisce lo scambio di buone pratiche, promuove azioni congiunte tra i membri e rafforza il legame tra i sistemi nazionali e le istituzioni europee. A rappresentare l’Ateneo saranno la professoressa Francesca Ferrari e il professor Davide Tosi, entrambi appartenenti al Dipartimento di eccellenza di Economia.
«Il nostro Ateneo dovrà interagire con le istituzioni dell’Unione europea – spiega Francesca Ferrari, professoressa di Diritto processuale civile – per intercettare le migliori opportunità e finanziamenti ma anche iniziative di particolare interesse. Lo scopo è incoraggiare la collaborazione fra ricercatori e altri partner europeo, promuovere sinergie, internazionalizzazione, cooperazione scientifica e progettazione europea».
Davide Tosi, delegato della rettrice per l’Intelligenza artificiale, sottolinea: «Uno spazio fisico a Bruxelles diventa fondamentale, in un periodo storico come questo, dove creare un’alleanza europea sui temi dell’Intelligenza Artificiale può darci un vero vantaggio competitivo. Avere accesso a spazi di coworking internazionali e di confronto sui temi di ricerca di frontiera è la base per creare soluzioni tecnologiche comuni e condivise».
Due azioni concrete e complementari, che testimoniano l’impegno dell’Ateneo per una sempre maggiore apertura internazionale, al servizio della comunità accademica, dei territori e delle nuove generazioni.