Lissago, no all’ampliamento del campo di padel, la gioia dei residenti e il ricorso al Tar dei gestori

Questa sera il Consiglio Comunale ha preso atto dello stop al progetto che avrebbe raddoppiato il centro padel di Lissago. Centrosinistra compatto nel dire no, centrodestra diviso. Sarà il tribunale a decidere se il Comune abbia agito in maniera scorretta nel valutare il progetto del gestore.

VARESE – Questa sera il Consiglio Comunale ha detto no alla proposta di ampliamento del campo di padel di Lissago, per la soddisfazione dei residenti del quartiere lì presenti per assistere alla votazione.

Spinosa la questione squisitamente lissaghese; il campo di padel, posizionato all’interno del vecchio campo sportivo dell’oratorio, sin dalla sua apertura ha suscitato polemiche tra abitanti del quartiere e i gestori. Da un lato i residenti, abituati a vivere in una zona estremamente tranquilla e silenziosa, ed improvvisamente trovatisi alle prese, a detta loro, con traffico e rumori causati dalla presenza del nuovo centro sportivo; dall’altra lo spirito imprenditoriale di alcuni giovani varesini che hanno investito tempo e denaro in un progetto sportivo, riqualificando un’area scarsamente utilizzata e creando posti di lavoro.

Due anni fa la Varese Sport Academy srl, società gestore, appronta un progetto per l’ampliamento ulteriore del centro, spinta dal buon giro d’affari di sportivi ed appassionati del padel; altri 3 campi coperti si sarebbero affiancati ai 3 già esistenti, unitamente ad un nuovo parcheggio da una trentina di posti auto che avrebbe anche risolto i problemi di sosta dei clienti. I residenti non ci stanno, si costituiscono in un comitato per contestare il progetto, sollecitano il Comune a prendere posizione e lo accusano di non fare niente per tutelare i residenti. Anche i gestori però si lamentano, poichè, dal canto loro, il Comune avrebbe rallentato l’istruttoria della pratica e non avrebbe fatto opera di mediazione tra la popolazione ed il loro legittimo interesse di iniziativa economica imprenditoriale. La palla passa in commissione urbanistica, che boccia l’ampliamento del centro sportivo e propone al Consiglio Comunale di fare altrettanto.

Consiglio Comunale di Varese (repertorio)

Questa sera la decisione: confermata la bocciatura del progetto. A votare in tal senso, 23 consiglieri comunali, non solo della maggioranza di centrosinistra ma anche dell’opposizione. Insieme alla maggioranza rappresentata dal Sindaco Davide Galimberti, hanno votato anche Roberto Puricelli (Varese città giardino), Mimmo Esposito e Simone Longhini (Forza Italia). Gli altri consiglieri di opposizione, per motivi diversi, hanno invece votato a favore dell’ampliamento, oppure si sono astenuti.

Domenico Marasciulo (PD) ha spiegato che la Commissione si è espressa contro il progetto in quanto presenta problematiche di impatto ambientale sulla zona, e che i diversi interessi in gioco sono stati attentamente ponderati e soppesati. Luca Boldetti (Forza Italia) denuncia invece la lentezza dell’amministrazione e parla di progetto assolutamente sostenibile. Barbara Bison (Lega) , Salvatore Giordano (Fratelli d’Italia) e Franco Formato (Varese Ideale) evidenziano l’inerzia dell’amministrazione nel tentare una mediazione che potesse non bloccare l’iniziativa dei giovani imprenditori varesini nel rispetto però delle legittime preoccupazioni dei residenti, che andavano rassicurati e non spaventati. Luca Paris (5stelle) sottolinea e rivendica la decisione squisitamente politica nel dire NO all’ampliamento del centro sportivo.

Adesso la palla passa al TAR Lombardia. Infatti i rappresentanti della società sportiva hanno dichiarato che ricorreranno al Tribunale Amministrativo lombardo, il quale dovrà stabilire se tutto l’iter intrapreso dalla Varese Sport Academy, sostanzialmente, bocciato questa sera dal Comune, sia stato errato oppure se l’Amministrazione non abbia agito in modo corretto e rispettoso del loro lavoro. Una pronuncia negativa del Tribunale potrebbe riaprire i giochi.