VARESE Galeotta fu la lite: salta l’affidamento in prova ai servizi sociali e Giuseppe Fittipaldi, 46 anni, torna in carcere. Questa mattina gli uomini della squadra mobile di Varese hanno arrestato l’uomo, noto per la sua instancabile militanza tra gli ultras del Varese calcio ma già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, accompagnandolo in cella.
Il motivo è da ricondurre a una violenta lite in cui Fittipaldi è stato coinvolto settimana scorza in piazzale Spozio davanti ad un locale della zona.
I fatti sarebbero semplicissimi: Fittipaldi avrebbe fatto a botte con un altra persona utilizzando, pare, anche un bastone per mulinare colpi nel parapiglia: sarebbe stato il corpo contundente ad incastrarlo in via definitiva. Le volanti della questura di Varese l’hanno rintracciato poco dopo con il bastone usato nel corso del litigio ancora in mano: stando a quanto ricostruito sarebbe stato l’uomo a rendersi responsabile del turbolento diverbio.
Già da incensurato Fittipaldi avrebbe quanto meno guadagnato una denuncia per l’accaduto, ma l’uomo era già sottoposto all’affido in prova ai servizi sociali quale misura alternativa al carcere per altri reati. Dopo la lite è scattata quindi la segnalazione dell’accaduto al tribunale di sorveglianza che ha immediatamente revocato il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali ed il ripristino della detenzione in carcere.
Fittipaldi quindi questa mattina è stato raggiunto nella sua abitazione ed è stato accompagnato in carcere a Varese dove dovrà scontare il residuo di pena fino al marzo 2013 quando tornerà libero dopo aver pagato il suo debito con la giustizia.
s.bartolini
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