MALPENSA Fumata grigia dopo l’incontro tra organizzazioni sindacali e Livingston. Il futuro della compagnia aerea con sede a Cardano al Campo, rimane ancora nel limbo: in attesa della decisione del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani che pare non si pronuncerà prima della fine del mese, visto che il Comitato di sorveglianza si riunirà soltanto a metà della prossima settimana. Il parere del comitato sulle offerte di acquisizione del vettore charter non è vincolante, ma è obbligatorio. Dunque si attende.
Ieri intanto, Pellegrino D’Aquino, consulente del commissario straordinario della compagnia Daniele Discepolo, ha reso noto ai rappresentanti sindacali i dettagli del piano “stand alone”: il piano industriale messo a punto dalla procedura per rimettere in pista Livingston da sola (anche senza un acquirente, al momento) in modo da non perdere la licenza di volo, il cosiddetto Coa, «in scadenza il 23 ottobre», informa D’Aquino e non il 26 come si è sempre detto.
La ripartenza si baserebbe sui 9,8 milioni di euro di prestito con garanzia del Tesoro (dunque poi da rendere) e vorrebbe dire «un aereo a dicembre e una seconda macchina a maggio del 2012», spiegail “braccio destro” di Discepolo. «Significherebbe una sessantina di lavoratori reimpiegati a dicembre; quindi assunzioni a scaglioni fino ad arrivare a circa 90 persone».
Non vale più il piano 2011-2013 del commissario, approvato dal Ministero il 15 luglio scorso che prevedeva il ricorso alla garanzia del Tesoro dello Stato per 9,8 milioni di euro per la riattivazione di due A320 e di due A330. I voli di lungo raggio, sarebbero garantiti sia da Air Italy sia da Rt srl (che prenderebbe corto e lungo stando alle dichiarazioni del titolare Riccardo Toto), i due soggetti rimasti in corsa per l’acquisizione di Livingston.
Dunque sarebbe semmai il corto raggio a farne le spese, insieme al Certificato di operatore aeronautico. «Ci siamo messi in moto per la riattivazione del Coa, per ora solo in maniera documentale: l’aereo arriverà in un secondo momento», spiega D’Aquino. «Nell’ipotesi che vada troppo per le lunghe la chiusura della procedura, dobbiamo essere pronti a non far perdere la licenza di volo a Livingston».
Alessandra Pedroni
e.besoli
© riproduzione riservata