– Malmenato e rapinato per strada: l’aggressore arrestato dai carabinieri della compagnia di Varese. È accaduto nella notte tra sabato e domenica in viale Belforte. La vittima è un ragazzo di appena 20 anni. Stando a quanto ricostruito dai militari la vittima era appena uscita da un locale della zona. Erano le due del mattino e il giovane stava tornando verso l’auto per rincasare. A quel punto però, per strada, è stato avvicinato da un tunisino di 30 anni, già noto alle forze di polizia. Un bullo cresciuto, aggressivo e violento. Il tunisino si è piazzato davanti al ventenne pretendendo che quest’ultimo gli consegnasse il cellulare: «Dammi il telefono o ti faccio male». Passando poi dalle parole ai fatti.
Il ragazzo è stato spintonato e strattonato. Un’aggressione violenta terminata con il trentenne che ha strappato di mano il cellulare alla vittima e se ne è andato. Si è allontanato senza neanche affaticarsi troppo per fuggire, arrogante e strafottente quasi fosse il boss della zona. Nel frattempo la rapina veniva denunciata ai carabinieri. Che sono arrivati in viale Belforte in un lampo. Hanno raccolto la testimonianza della vittima che però non conosceva il suo aggressore non potendo così fornire indicazioni utili a scoprirne l’identità. Il rapinatore, però, se n’era andato con uno smartphone di ultima generazione del valore di svariate centinaia di euro in tasca. Un piccolo miracolo di tecnologia dotato di ogni tipo di sistema di tracciabilità con un semplice click. In sintesi al cellulare mancava giusto un sistema di autodistruzione in caso di furto. Il resto c’era tutto. Seguendo la traccia lasciata dallo smartphone i militari hanno trovato il rapinatore. In tempi record.
L’uomo, ben lungi dall’essere preoccupato di essere identificato, si era spostato a casa di un’amica. Una ragazza con la quale a quanto pare intrattiene una relazione non del tutto stabile. Il tunisino se possibile è anche riuscito a peggiorare una situazione già grave. Quando i carabinieri lo hanno rintracciato, infatti, aveva addosso anche alcune dosi di hashish. Rapinatore e spacciatore, dunque. I carabinieri lo hanno bloccato prima che potesse tentare qualunque tentativo di sparire. È stato arrestato per rapina e per detenzione di droga ai fini di spaccio. L’hashish è stato sequestrato. Il tunisino accompagnato ai Miogni è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nessun provvedimento è invece stato preso nei confronti della ragazza che era con lui: è del tutto estranea alla rapina e non nascondeva droga.