Lo sportello energia risparmia Ma è flop: in un anno solo 16 utenti

Bilancio negativo per lo sportello energia organizzato da Agenda 21 Laghi, consorzio a cui aderiscono 15 Comuni, con Laveno capofila, che si affacciano sui laghi Maggiore e di Monate e che si occupa principalmente di ambiente e turismo.

La sperimentazione, avviata a fine 2013 con l’obiettivo di verificare l’interesse dei cittadini dei paesi aderenti, riguarda l’analisi dei loro consumi energetici e delle possibilità di ridurli con opportuni interventi.

Servizio di qualità

«In questi mesi i contatti con lo sportello, che potevano essere attivati via mail, telefono o sms, sono stati moti meno di quanti ci si aspettava – commenta , coordinatore di Agenda 21 Laghi – In tutto sono stati 16, dei quali 7 affrontati con un appuntamento presso gli uffici comunali e gli altri risolti via telefono o via mail». I pochi cittadini che hanno aderito all’iniziativa hanno chiesto informazioni riguardanti le bollette energetiche di luce e gas, oppure consulenze e aiuto nel valutare preventivi di lavori per interventi di risparmio energetico. «Un servizio di qualità apprezzato da chi vi ha fatto ricorso – spiega Fagiani – ma cercato purtroppo da poche persone».

Agenda 21 non ha intenzione di mollare, l’obiettivo è far risparmiare i cittadini e dare sollievo all’ambiente: si tratta di capire le cause del flop. «Si potrebbe pensare a un difetto di comunicazione, dati i pochi mezzi di cui disponiamo – ipotizza il coordinatore – ma anche dove abbiamo insistito di più non si è notata una maggiore frequenza. Probabilmente, per molti, la bolletta energetica è ancora un documento indiscutibile e le spese che ne conseguono vengono considerate inevitabili».

Più informazione alla gente

I pochi utenti che si sono rivolti allo sportello di Agenda 21 erano persone competenti e sensibili sul tema energetico: sul cittadino comune, evidentemente, l’iniziativa non ha avuto presa, com’era capitato anche in occasione dell’iniziativa del Distretto di transizione energetica, dove si era registrata una bassa percentuale di interventi. «Dobbiamo considerare anche le ristrettezze economiche di molte famiglie, che scoraggiano spese che non abbiamo ritorni immediati e che richiedono di anticipare l’investimento», osserva Fagiani.

Occorre un’operazione di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini con l’aiuto dei Comuni, che però, a loro volta, devono fare i conti con enormi difficoltà di bilancio. «Metteremo al primo posto l’obiettivo di migliorare la capacità dei Comuni di controllare e ridurre la spesa energetica, senza pregiudicare il livello di comfort», conclude il coordinatore.

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