– Ri-apre per ferie domani, a tre giorni dal Ferragosto, lo Zamberletti di via Manzoni con un look tutto nuovo e tante novità. A cominciare da una vocazione inedita per la cucine gourmet destinata a portare maggiore luminosità a tutto il locale.
Così quello che molti varesini chiamano lo “Zamberletti Nero”, in un certo senso cambia connotati, abbandonando gran parte dei suoi marmi neri e la tinta scura caratteristica dei suoi arredamenti e di molte finiture per farsi travolgere da un turbine di luminosità.
«Quel tanto che basta a sottolineare la nostra nuova attenzione alla pausa pranzo di qualità», spiega , presidente di SelectTrade, la società che gestisce oltre quaranta negozi Lindt in tutta Italia e che tre anni fa ha rilevato la pasticceria Zamberletti di via Manzoni.
La nuova gestione ha subito affiancato all’eccellente pasticceria varesina, di cui Zamberletti è una firma importante, la vocazione per il cioccolato, senza mai modificare l’aspetto del locale che però nelle ultime settimane di chiusura (per lavori, e non per ferie), ha subito una radicale trasformazione.
Un nuovo look per sottolineare e accogliere al meglio la nuova collaborazione tra il locale e JarIT, la formula brevettata da due professionisti varesini dei fornelli del ristorante Luce di Villa Panza e del ristorante Da Annetta di Capolago) per avere l’alta cucina sempre a disposizione e subito pronta.
Si tratta in sostanza di una innovativa vasocottura (inaugurata con l’apertura del Round Café negli spazi di Arredo Più, in viale Belforte) che propone oltre cento ricette gourmet sempre disponibili e pronte in pochi minuti.
In pratica i piatti, primi e secondi caldi sia di cucina creativa che più tradizionali, sono preparati dai due chef nei loro ristoranti e impiattati in vasi messi poi sottovuoto e conservati per essere pronti in pochi minuti alla richiesta del cliente. L’idea è quella di offrire una pausa pranzo raffinata, gustosa, rapida e a prezzi accessibili.
Con JarIT allo Zamberletti in esclusiva per il centro di Varese, il locale si propone come punto di riferimento per la pausa pranzo di qualità.
Per farlo ha previsto uno spazio più ampio per la cucina, un nuovo bancone e nuovi arredi, suggeriti dal Gruppo30, regista di questa operazione di restyling che in realtà è solo il primo passo di un nuovo percorso. Un nuovo percorso sia in termini imprenditoriali (l’idea è quella di aprire un altro Zamberletti, con le stesse caratteristiche a Groppello, sul lungolago, nel nuovo Tigros che la famiglia Orrigoni sta progettando) che per il comparto della zona.
«L’auspicio è che presto la via Dazio Vecchio possa diventare un’area pedonale nel senso più alto, con una nuova pavimentazione in sampietrini, come è stato fatto in via Donizetti» spiega Bulgheroni che, in quest’ottica, si riferisce all’intera ristrutturazione dell’immobile di via Manzoni, all’interno del progetto più ampio di riqualificazione di piazza Repubblica. In questo contesto anche lo spazio esterno dello Zamberletti, per ora racchiuso in un cortile interno, potrebbe espandersi e subire nuove trasformazioni.
In tanto mercoledì si apre con la nuova formula, per cominciare a testare il sistema prima dell’inaugurazione vera e propria, prevista con la prossima stagione.