Lodi, risultava un club ma era una “casa chiusa” con ragazze, privé e pagamenti alla cassa con Pos

Secondo quanto emerso, i clienti pagavano le prestazioni direttamente alla cassa. Denunciati un italiano di 63 anni ed una cittadina russa di 46 anni. (Foto generica d'archivio)

LODI – Chiuso per 25 giorni un locale all’interno del quale, secondo le accuse, diverse ragazze ingaggiate come ballerine, venivano indotte dagli stessi titolari a prostituirsi. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato che ha denunciato alla procura i titolari, un italiano di 63 anni e una cittadina russa di 46 anni. Le indagini erano iniziate lo scorso ottobre, quando una ragazza ha raccontato alla polizia di essere stata contattata dal titolare per lavorare come ballerina di lap dance ma,

poi, sarebbe stata invitata a consumare rapporti sessuali a pagamento con la clientela che chiedeva di appartarsi nei privé. Altre segnalazioni avrebbero confermato che nel locale era attivo un giro di prostituzione. La Procura di Lodi ha disposto un decreto di perquisizione del club. Durante il controllo sono stati raccolti ulteriori indizi di reato a carico dei due titolari e sono stati ritrovati preservativi nelle aree del circolo allestite a privé, oltre ad una cassetta di sicurezza con dentro denaro contante mentre gli avventori presenti in quel momento, sentiti dai poliziotti, hanno confermato di aver consumato rapporti sessuali con le ballerine concordando il prezzo di 100 euro per prestazione, cifra che si poteva saldare anche direttamente alla titolare del circolo con il bancomat.