L’Olimpia Milano schiaccia Varese: 94-61 nel derby lombardo, la OJM si risveglia Cenerentola

L’EA7 spietata e dominante in ogni zona del campo. Openjobmetis confusa, timorosa e mai in partita. Moody disastroso, Alviti spento, si salva solo Moore.

VARESE – La Itelyum Arena diventa teatro di una serata amara per la Openjobmetis Varese, travolta dall’Olimpia Milano con un eloquente 61-94. Il derby numero 197 fra le due lombarde dura lo spazio di pochi minuti: la squadra di Ettore Messina, scottata dalle recenti sconfitte e desiderosa di riscatto, impone da subito il proprio dominio fisico e tecnico, annientando una Varese impaurita e incapace di reagire.

Partenza choc per Varese

Fin dal primo quarto la differenza è evidente. Milano parte 9-3, costringendo Kastritis al timeout dopo appena cinque minuti. La Openjobmetis non trova ritmo, sbaglia triple aperte e tiri liberi, mentre i lunghi milanesi dominano sotto i tabelloni. Alla prima sirena è già 17-28, con un parziale a rimbalzo di 15-4 per l’EA7.

Olimpia padrona assoluta

Nel secondo quarto Lorenzo Brown prende in mano la gara e detta i tempi con freddezza da leader: segna, costruisce e spinge i suoi al +18 (32-50) a metà partita. Varese tenta qualche timido sussulto con Moore e Freeman, ma la mancanza di continuità e la difesa ballerina lasciano ogni volta campo libero agli ospiti, che puniscono sistematicamente ogni errore.

Moody e Alviti, serata da incubo

La ripresa conferma il copione: Moody continua a sbagliare tutto (0/8 al tiro, con due forzature inspiegabili), mentre Alviti, ben marcato da chi lo conosce bene, non entra mai in ritmo. Kastritis, disperato, lo tiene in campo nella speranza di una reazione che non arriva. Solo Tazé Moore mette energia e cuore, con qualche recupero e un paio di schiacciate applaudite dal pubblico, ma è una goccia nel deserto.

Milano non si ferma

Nel finale, Messina concede spazio alle rotazioni, e Armoni Brooks si mette in mostra con una raffica di canestri spettacolari. Shields e Bolmaro contribuiscono al diluvio biancorosso, mentre Varese sprofonda fino al -33 finale. Il tabellone dice 61-94, ma il divario reale è anche più pesante: Milano chiude con il 52% da tre e 48 rimbalzi catturati contro i 26 di Varese.

Le parole (non dette) di una disfatta

Per la Openjobmetis è una doccia gelata dopo l’entusiasmo della vittoria di Sassari. Kastritis dovrà ripartire dai fondamentali, e soprattutto dal recupero di Renfro, pedina chiave nei meccanismi difensivi. Ma servirà anche ritrovare il vero Moody, perché con il play visto a Masnago – impacciato, confuso e senza leadership – la salvezza resta un miraggio.

Nel frattempo Milano, rinfrancata e di nuovo cinica, ritrova se stessa: fisicità, lucidità e talento individuale. Tre ingredienti che spiegano bene la differenza, oggi abissale, tra le due lombarde.

Il tabellino

OPENJOBMETIS VARESE – EA7 ARMANI MILANO 61-94
(17-28, 32-50; 52-74)
VARESE: Moody (0-4, 0-4), Moore 12 (6-9, 0-3), Alviti 4 (0-2, 1-7), Assui 5 (1-3, 1-4), Nkamhoua 16 (5-8, 1-4); Villa, Librizzi 13 (0-2, 2-6), Ladurner, Freeman 11 (1-1, 3-6). Ne: Bergamin, Prato. All. Kastritis.
MILANO: Ellis 12 (6-8), Brown 13 (2-3, 3-6), Bolmaro 11 (2-6, 1-1), Shields 6 (0-1, 2-2), Booker 7 (1-3, 1-1); Mannion 9 (3-3, 0-1), Tonut 3 (1-3, 0-1), Brooks 20 (4-4, 4-8), Ricci 6 (0-2, 2-4), Flaccadori 2 (0-1), Diop 2 (1-1), Dunston 3 (1-2). All. Messina.
ARBITRI: Lanzarini, Bongiorni, Noce.
NOTE. Da 2: V 13-29, M 21-37. Da 3: V 8-34, M 13-25. Tl: V 11-17, M 13-18. Rimbalzi: V 26 (8 off., Nkamhoua 10), M 48 (13 off., Booker 11). Assist: V 16 (Moore 6), M 27 (Brown, Ellis 6). Perse: V 14 (Moore 4), M 17 (Brown 6). Recuperate: V 11 (Moore 5), M 9 (Ellis, Brooks 2). Usc. 5 falli: nessuno. Spettatori: 4.789.