Spettacoli, concerti, formazione, strumenti, partiture, spazi per le prove: Regione Lombardia investe 650.000 euro per valorizzare la cultura musicale popolare, sostenendo bande musicali, cori, fanfare e gruppi folk attivi sul territorio.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura Francesca Caruso, ha approvato i criteri del nuovo bando 2025, previsto dalla recente legge regionale che riconosce la musica popolare come espressione viva del patrimonio immateriale lombardo.
“Questa misura è pensata per aiutare concretamente chi, spesso in modo volontario, custodisce e tramanda la tradizione musicale dei nostri territori” – ha spiegato l’assessore Caruso – “Sono realtà che fanno educazione, comunità e cultura, ed è giusto sostenerle con strumenti semplici, accessibili e adeguati”.
Le due linee del bando
Il bando, in uscita a breve, prevede due linee di finanziamento:
- Linea A – Attività:
300.000 euro per concerti, rassegne, corsi di formazione, eventi, acquisto di partiture e divise.
Il contributo coprirà fino all’80% dei costi, per un massimo di 30.000 euro a progetto. Costo minimo: 5.000 euro. - Linea B – Investimenti:
350.000 euro per strumenti musicali, attrezzature, allestimenti e sistemazione di spazi per le prove.
Il contributo coprirà fino al 50% delle spese, fino a 5.000 euro a progetto. Costo minimo: 1.000 euro.
I beneficiari possono essere:
- Comuni (per bande civiche non autonome)
- Associazioni musicali senza scopo di lucro (bande, cori, fanfare, gruppi folk)
- Federazioni musicali
Requisito: almeno due anni di attività continuativa in Lombardia.
Ogni soggetto potrà presentare una sola domanda.
Le spese ammissibili sono solo quelle sostenute tra 1° gennaio e 31 dicembre 2025. La selezione sarà a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento fondi. Il supporto ai partecipanti sarà affidato ad ANCI Lombardia, che curerà promozione, raccolta delle domande e rendicontazione.
Un patrimonio vivo in 407 Comuni
Secondo l’ultimo Censimento regionale, la Lombardia conta 450 bande musicali, attive in 407 Comuni (il 27% del totale), con oltre 24.000 soci, di cui:
- 14.103 musicisti
- 9.335 allievi
- 2.731 collaboratori
Tuttavia, solo il 12% delle bande possiede una propria scuola musicale interna. E nonostante una discreta presenza sui social (395 gruppi attivi), solo una banda su tre è iscritta al Registro Unico del Terzo Settore.
I numeri per provincia (bande musicali attive):
- Bergamo: 85 bande – 4.666 soci – 2.930 musicisti – 2.185 allievi
- Brescia: 65 – 4.598 soci – 2.501 musicisti – 2.399 allievi
- Milano: 61 – 3.164 soci – 2.184 musicisti – 945 allievi
- Varese: 47 – 2.546 soci – 1.508 musicisti – 1.129 allievi
- Como: 37 – 2.955 soci – 1.438 musicisti – 580 allievi
- Monza e Brianza: 32 – 2.303 soci – 1.254 musicisti – 710 allievi
- Lecco: 22 – 1.280 soci – 680 musicisti – 289 allievi
- Mantova: 17 – 662 soci – 436 musicisti – 388 allievi
- Sondrio: 13 – 855 soci – 412 musicisti – 280 allievi
- Cremona: 10 – 450 soci – 258 musicisti – 263 allievi
- Pavia: 9 – 375 soci – 254 musicisti – 71 allievi
- Lodi: 9 – 228 soci – 248 musicisti – 96 allievi
Le bande sono perlopiù associazioni culturali (43%) o di promozione sociale (23%). Solo il 16% è affiliato a una federazione bandistica. Nella maggior parte dei casi (68,6%) le sedi sono messe a disposizione dai Comuni.