MILANO – L’aula del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la Legge sul clima con 41 voti a favore, 1 astenuto e 20 contrari, tra cui Pietro Macconi di Fratelli d’Italia. Il provvedimento, varato dalla Giunta regionale lo scorso 19 maggio, è stato abbinato all’analogo progetto di legge sulla sostenibilità, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici nei territori lombardi, di cui sono primi firmatari il vicepresidente del Consiglio regionale Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale) e Nicolas Gallizzi (Noi Moderati).

“Questa – ha commentato l’assessore all’ambiente Giorgio Maione – è la prima legge in Italia su questo argomento e l’abbiamo costruita insieme a una serie di interlocutori, dai comuni alle province ai rappresentanti delle categorie produttive, alle associazioni e ai territori. Una legge che punta in alto, non impone divieti, ma punta tanto su innovazione, nuove tecnologie, ricerca di fonti di approvvigionamento energetico dal biocarburante all’idrogeno verde fino al nucleare e accettiamo in questo modo la sfida del futuro e lo vogliamo fare in una via tutta lombarda che è quella appunto di condurre il cambiamento, ma con un occhio anche all’economia perché riteniamo che affrontare la sfida della crisi climatica puo’ essere anche un’occasione di crescita economica”.

Regione Lombardia, ha aggiunto Maione parlando di nucleare, è anche “la prima regione ad aver sottoscritto un protocollo con l’Agenzia internazionale sull’energia atomica. Possiamo avere tutte le condizioni per creare anche una filiera industriale su questo tema e certamente è uno dei mix energetici che potranno contribuire in futuro all’indipendenza energetica della nostra regione anche dal punto di vista geopolitica e ad abbattere in maniera sostanziale le emissioni di CO2”. “Con questa legge – ha spiegato Cosentino – introduciamo i patti territoriali di sostenibilità coi quali finanzieremo progetti pubblico-privato che andranno ad analizzare, ad esempio, le fragilità del territorio per poi porre in essere quelle azioni concrete per adattare il territorio al cambiamento climatico, come ad esempio vasche drenanti o messe in sicurezza del territorio per evitare frane. Inoltre spingiamo per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, promuovendo la produzione di energie rinnovabili parallelamente allo sviluppo del nucleare e anche ad altri tipi di carburanti. Poi introdurremo un nuovo sistema informatico per monitorare tutti gli indicatori e incrociare gli indicatori ambientali con quelli relativi alla salute per capire gli effetti del clima sulla salute e quindi poi adottare le relative misure. Noi – ha concluso – abbiamo già posto in essere moltissime azioni per il clima. Quindi questa e’ una legge cornice che va a definire per legge la strategia che in parte è già adottata e già ultra finanziata e in parte no. E quindi ad esempio partiamo coi patti territoriali, per quest’anno mettiamo 400.000 euro e poi andremo a finanziare le conseguenti azioni”.

Unanimi le critiche delle opposizioni, che hanno votato contro. Per Lisa Noja di Italia Viva la legge sconta “una mancanza di visione d’insieme”. Miriam Cominelli del Pd, firmataria di un emendamento, bocciato, che chiedeva lo stanziamento di 50 milioni, ha sottolineato soprattutto la mancanza di risorse adeguate, così come Patto civico e Avs, allarmato poi anche per quello che sostiene essere un rischio di ritorno al nucleare.